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Mira. Ordine del giorno votato all’unanimità alla presenza del direttore dell’Asl 13. L’impegno: «Salvaguardare Dolo»

MIRA.

Il sindaco Alvise Maniero e il “suo” consiglio si schierano in difesa dell’ospedale di Dolo. Con un voto unanime, il consiglio comunale di Mira, alla presenza del direttore generale Arturo Orsini e dei sindaci di Dolo, Fiesso, Fossò, Camponogara e il vice sindaco di Campolongo, ha detto no ai tagli e chiesto più finanziamenti alla Regione.

La preoccupazione è che gli indirizzi contenuti nel nuovo Piano socio sanitario, in approvazione al Consiglio regionale, possano avviare l’ospedale di Dolo a un inesorabile declassamento tale da comprometterne l’esistenza.  Nel corso della discussione sono emersi alcuni dati allarmanti. L’Asl 13 è la meno finanziata (contributo pro capite inferiore anche di 200 euro rispetto ad altre). «Se solo si ottenesse un innalzamento di 150 euro pro capite nel finanziamento regionale» ha osservato Flora Alborino, direttore di Medicina di Laboratorio «arriverebbero 37 milioni di euro in più: quante cose si potrebbero fare».   L’Asl 13 riceve la quota più bassa del Veneto per l’assistenza agli anziani. E, nonostante i tagli degli ultimi anni, risponde in pieno ai requisiti individuati come ottimali, sia per numero di abitanti serviti (oltre 250mila), che per posti letto per abitanti (nel limite del 4 per mille), e per i tempi medi di ricovero. A fronte di ciò il Consiglio comunale di Mira chiede che il nuovo Piano socio sanitario mantenga per Dolo la caratteristica di ospedale per acuti, incrementando la quota pro capite trasferita all’ Asl 13.  Si chiede inoltre che venga fermata ogni forma di riorganizzazione ospedaliera, e in particolare il trasferimento di reparti e servizi da Dolo a Mirano; che si proceda ad adeguare alle normative vigenti il Pronto soccorso, le sale operatorie e il vecchio monoblocco dell’ospedale attraverso un’armonizzazione delle specialità di eccellenza. Si chiede infine di ottimizzare le strutture per ridurre i costi. L’ordine del giorno, proposto dal Pd, chiede a sindaco e giunta di «sostenere queste istanze in tutte le sedi opportune per ottenere al più presto i finanziamenti necessari per l’ospedale di Dolo, e avviare una azione immediata di mantenimento e riqualificazione dei servizi sociali e sanitari in Riviera».

Alessandro Abbadir

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