Gazzettino – Venezia. Grandi navi pronte a lasciare S. Marco
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
17
lug
2012
IL CASO – Segnali di apertura nella trattativa per regolamentare il traffico dei grattacieli del mare
Orsoni ha incontrato le compagnie: «Non essenziale il transito delle crociere in canale della Giudecca»
«Le compagnie di crociera sono disponibili ad allontanarsi da San Marco». Lo ha annunciato il sindaco Giorgio Orsoni e lo ha confermato il presidente della Vtp, Sandro Trevisanato, al termine di un incontro a Ca’ Farsetti con i rappresentanti delle due più importanti realtà che fanno scalo alla Marittima, Msc e Costa Crociere. L’incontro era stato promosso da tempo dal presidente della Venezia terminal passeggeri, per discutere di vari argomenti legati al settore. Tra questi doveva esserci anche la questione del ticket per Venezia; Vtp, in proposito, pensa ad un’offerta volontaria da parte dei turisti in arrivo al porto, stimolata dalle compagnie con un’azione di sensibilizzazione. La dichiarazione di disponibilità delle compagnie ad entrare con le navi dalle bocche di porto di Malamocco e non più dal Lido ha, però, posto in secondo piano la questione ticket, anche se un accenno comunque è stato fatto e sia il Comune sia le Compagnie si sono impegnate ad approfondire la questione. Altra novità importante uscita dall’incontro di ieri è la disponibilità a ridurre ulteriormente le emissioni usando carburanti a basso impatto ambientale sin dall’ingresso delle navi in laguna, e non solo una volta giunte in bacino. Non si tratta ancora di un annuncio ufficiale perché le due compagnie dovranno prima ottenere l’approvazione dall’European Cruise Council, e lo stesso vale anche per l’entrata da Malamocco, ma è il primo e più importante passo perché Msc e Costa (con il gruppo statunitense Carnival che la controlla) sono leader mondiali nel settore crociere. Ieri non a caso all’incontro in Municipio c’erano i due amministratori delegati, Pierfrancesco Vago per Msc e Michael Thamm per Costa Crociere. Il sindaco aveva aperto la riunione esprimendo le sue preoccupazioni, «condivise dalla cittadinanza e dell’opinione pubblica mondiale, sull’impatto ambientale che i transiti delle grandi navi determinano sulla laguna e su Venezia». Per rendere operativa la disponibilità annunciata dalle compagnie di crociera servirà il nuovo canale Sant’Angelo-Contorta, che dovrebbe collegare Malamocco alla Marittima. Siamo, quindi, ancora lontani da una soluzione pratica «ma è un gran passo avanti perché prima le compagnie ci dicevano di voler assolutamente passare per San Marco – commenta il presidente di Vtp, Sandro Trevisanato che ha partecipato all’incontro assieme all’amministratore delegato Roberto Perocchio -. Sono soddisfatto perché è uscita un’importante volontà comune, fra compagnie di crociera ed autorità locali di trovare le soluzioni migliori per la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della città».
Vtp ora più di prima punta sulla realizzazione della Marittima 2 a Dogaletto (a poche centinaia di metri dal nascente terminal delle autostrade del mare che ospiterà tutti i traghetti che oggi arrivano alla Marittima di Venezia): «La soluzione che da tempo proponiamo per le navi oltre i 330 metri di lunghezza sarà ancora più funzionale nel momento in cui la stragrande maggioranza delle navi da crociera entrerà da Malamocco».
CANALE DI FUSINA
Un barcone incrocia la Divina. L’onda lo fa sbattere sulla bricola.
(p.n.d.) Di certo non deve essere stato un piacere. Già. Trovarsi quasi a tu per tu con la “Divina”, la grande nave da crociera da 330 metri, che in passato non solo ha creato più di qualche preoccupazione per il suo passaggio in Canale della Giudecca, ma che è stata anche “obiettivo” del Comitato No Grandi Navi. Così, nel pomeriggio di sabato 14, nell’imminenza del Redentore, un motobattello con a bordo una settantina di persone, noleggiato dall’associazione “Pedaliamo per la vita” di Vigonovo, una volta giunto allo sbocco del canale di Fusina, si è trovato di fronte al transito della “Divina”. Per fortuna non vi è stata alcuna collisione, ma il motobattello dell’associazione, pur restando a distanza di sicurezza, si è trovato sull’onda della nave crociera tanto che l’imbarcazione è stata sballottata andando ad urtare una bricola lungo l’ultimo tratto del canale. «Sarebbe stato più opportuno – spiega il presidente dell’associazione, Gianluca Maggiori – che vi fosse stata almeno una barca delle forze dell’ordine pronta a segnalare il passaggio della grande nave. Così non è stato. L’unica segnalazione l’abbiamo avuta dai natanti della Guardia Costiera che stavano scortando la grande nave». Maggiori ci tiene a sottolineare che alle persone a bordo non è successo assolutamente nulla. «Qualcuno si è accorto di quello che era successo – spiega – ma solo perché si è ritrovato bagnato dall’«onda anomala» del risucchio che ha coinvolto l’ultimo tratto del canale di Fusina. Niente altro». Dal canto suo la Capitaneria di Porto conferma, al di là del transito della nave, non vi sono state segnalazioni né danni».