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Checchin blocca il casello sul Passante, camion dirottati allo svincolo di Vetrego Il comitato “Viabilità sicura” protesta, il sindaco replica: «Rispetto gli accordi»

MIRANO. Mirano invasa dai camion, i comitati scrivono al sindaco, ma di Spinea. I vicini di casa non vogliono aprire il loro casello sul Passante ai Tir, a Mirano così sale la protesta: il traffico pesante allo svincolo di Vetrego è in aumento e la viabilità di accesso perennemente congestionata. Ieri il comitato Viabilità Sicura di Scaltenigo, Ballò e Vetrego ha inviato una dura lettera al sindaco di Spinea Silvano Checchin, accusandolo di non voler affrontare il problema:

«Vogliono realizzare la Città metropolitana, senza campanilismi e velleità di supremazie, poi di fronte a un problema comune si chiude la porta, senza nemmeno aprire un tavolo di confronto»,

attacca la portavoce Ivana Cagnin. Già in passato Checchin aveva chiuso la questione affermando che nello svincolo di Spinea i camion non sarebbero transitati fino a quando non fosse ultimato il casello intermedio di Martellago-Scorzè, per evitare di doversi accollare tutto il traffico pesante da e per le zone industriali del Miranese Nord. A fargli cambiare idea ci aveva provato anche l’ex sindaco di Mirano Roberto Cappelletto, invano. Il comitato Viabilità Sicura non ci sta:

«L’apertura di Martellago-Scorzè è lontana, anche perché il progetto è passato ora dalle mani del commissario a quelle dell’Anas», continua Cagnin, «per i mezzi pesanti continuerà a funzionare solo il casello di Mirano-Dolo, che doveva essere provvisorio e risulta pure insufficiente a sostenere il flusso di traffico a cui è sottoposto: ha una forma a imbuto senza soste prima dell’entrata e dopo l’uscita. Quello di Spinea invece è stato costruito con tutte le caratteristiche per essere funzionale. E il sindaco di quel Comune che fa? Inibisce l’accesso all’autostrada ai camion scaricandoli su Mirano. Forse dimentica che un casello è un’opera pubblica pagata col denaro di tutti i contribuenti».

Parole scritte nero su bianco nella lettera inviata al primo cittadino di Spinea, accusato senza mezzi termini di non aver compreso il significato dell’equa distribuzione del traffico (e dei disagi) nel territorio. Da qui la richiesta di un ripensamento.

Checchin tuttavia non ci sente, anzi ribatte: «C’è un accordo scritto, firmato con l’allora commissario Vernizzi che prevede l’accesso dei camion a Spinea solo quando il sistema Passante sarà a regime. Fino a quel momento il divieto rimane. Non sono i comitati che decidono la viabilità intercomunale e comunque io rimango per il rispetto degli accordi presi».

Filippo De Gaspari

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