Nuova Venezia – Spinea, Scoppia la guerra del traffico
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dic
2012
SPINEA – A Mirano il salasso, a Spinea il traffico. Non accontenta apparentemente nessuno il prospettato aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali previsto dal 1 gennaio, nonostante i benefici in termini di disagi al tornello di Vetrego. Se i miranesi vedranno sparire le code a caro prezzo, vista la probabile triplicazione della tariffa per la tratta Mirano-Padova est, Spinea rischia di doversi accollare proprio per questo motivo gran parte del traffico che oggi gravita su Vetrego. Il motivo è semplice: l’automobilista va dove minore è il costo, a maggior ragione con la crisi dei consumi in atto. Piazzata la stangata a Vetrego anche molti miranesi sceglierebbero di cambiare ingresso, puntando al casello alle porte di Crea invece di quello “di casa”. Il traffico insomma rischia di spostarsi di qualche chilometro, in cerca della porta più conveniente per entrare in un’autostrada pagata a peso d’oro. Una guerra tra poveri, se per poveri (e bastonati) si intendono Comuni come Mirano e Spinea già feriti dall’avvento del Passante. Ecco cosa rischia il territorio fin dal prossimo mese: attualmente la tratta Mirano-Padova est, cioè l’ingresso in A57 (tratto liberalizzato), costa al pendolare 70 centesimi. Quella Spinea-Padova est, tutta in A4, percorrendo il tratto iniziale del Passante verso Milano, costa invece 1,30 euro. L’aumento prospettato da Cav, ancora da definire, ma che potrebbe arrivare a toccare 2,40 euro da Mirano a Padova est, se non addirittura 2,70 o 2,90 euro, renderebbe più vantaggioso per tutti entrare in autostrada a Crea. Due le prospettive per Spinea: vedersi aumentare la tariffa allo stesso modo di Vetrego, con grande svantaggio per i pendolari, oppure vedersi aumentare in modo esponenziale il traffico di veicoli che sceglieranno inevitabilmente il tratto più economico. Visto da questa prospettiva il sistema Passante-A57 appare un grande pasticcio dove trovare il bandolo della matassa è difficile se non impossibile. Un gioco dei contrappesi dove l’aumento di tariffe non riduce, ma sposta, il flusso di traffico, avvantaggiando parte della viabilità ordinaria a scapito di altra. Il sindaco di Spinea Silvano Checchin è al corrente del rischio e chiederà a breve un incontro con Cav per tentare di cogliere le intenzioni del gestore.
«Siamo preoccupati», ammette Silvano Checchin, «il carico consistente di traffico che graviterebbe su Crea e la camionabile, ancorché leggero, visto che per ora il nostro casello è vietato ai camion, rischia di crearci non pochi problemi. Non possiamo e non vogliamo prenderci altro traffico, l’uso dei caselli non dev’essere di tipo tariffario, ma trasportistico». Serve un piano razionale, insomma, che non miri solo ai pedaggi.
Filippo De Gaspari