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Gazzettino – “Presto piu’ treni per i pendolari»

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

26

gen

2013

L’annuncio dell’assesore regionale Chisso durante la “Festa del macchinista”

«Entro la prossima settimana è previsto un incontro con Moretti per arrivare all’accordo sui treni cadenzati». Ad annunciare la novità e il prossimo incontro con l’ad di Ferrovie è l’assessore regionale alla Mobilità Renato Chisso, che in occasione della «festa del macchinista» nella sede mestrina del sindacato dei ferrovieri dell’Orsa, ha anticipato l’attesa notizia soprattutto per i pendolari. Scatta dunque il conto alla rovescia per l’attivazione dei locali ad alta frequenza che in particolari fasce orarie della giornata – quelle legate agli orari di lavoro – passeranno molto più frequentemente. Ma non solo lo stesso Chisso ha anche annunciato che «2 dei 22 treni acquistati dalla Regione sono già arrivati, il grosso della consegna ci sarà a giugno, mese in cui dovrebbero partire i cadenzati e entro la fine di dicembre la consegna di tutti i treni sarà ultimata». Per Ezio Ordigoni, Segretario Regionale Orsa Trasporti Veneto le questioni aperte non sono poche.

«Di fatto mancano le risorse, i finanziamenti su questo strategico settore. Purtroppo i dirigenti locali dipendono dalle strategie nazionali, che spesso non danno risposte alle esigenze territoriali. La mancanza di investimenti non porta solo a un servizio insoddisfacente ma anche a difficoltà operative per i lavoratori. Come la turnazione per il personale mobile, che sta causando problemi di gestione degli equipaggi ed un aumentato costo per Trenitalia, o il mancato potenziamento del sistema manutentivo negli impianti del Veneto. Nota dolente lo smantellamento in corso nel segmento Cargo, quello dedicato al trasporto delle merci».

Preoccupazioni condivise anche da Flavio Zampieri dell’Orsa Macchine e dal segretario generale Alessandro Trevisan,

preoccupati dalle gare che da qui a poco potrebbero rivoluzionare «in peggio il sistema ferroviario. In Italia basterebbe sistemare le cose, risolvere i problemi e non scansarli con le gare. Trasporto ferroviario privato non è efficenza ma, come insegna la Gran Bretagna, spesso è solo un vorace accaparramento di risorse pubbliche».

(A.Cic.)

 

Bus, fusione Venezia-Padova. Pronto il protocollo d’intesa

Sì alla fusione tra Actv, Apt e Bus Italia ma con cautela. Sindacalisti di categoria e politici tutti d’accordo sulla creazione del grande polo del servizio pubblico, ma fondamentali saranno due punti: il miglioramento degli standard di servizio per l’utenza e il rispetto dei diritti acquisiti dai lavoratori. Unanime dunque la posizione espressa ieri sera nel Centro Civico in via Sernaglia durante l’incontro sulla fusione organizzato da Altea, associazione che riunisce i lavoratori Actv al quale oltre una nutrita rappresentanza di lavoratori erano presenti gli assessori Ugo Bergamo e Alessandro Maggioni, oltre ai delegati della Cgil, Cisl, Uil e Usb. Tutti d’accordo e con novità presto in arrivo, perchè già nella mattinata di martedì 29 il sindaco Orsoni – hanno anticipato i sindacalisti – «ci ha convocato per la firma di un protocollo d’intesa tra Venezia e Padova, alla presenza di Moretti». Le firme previste che sanciranno l’impegno per la fusione saranno quelle del sindaco di Padova Flavio Zanonato, di quello veneziano Giorgio Orsoni e di Mauro Moretti per Ferrovie dello Stato. Da quanto s’è capito si tratterà di una sorta di protocollo guida sui punti principali da non perdere di vista una volta avviate le trattative per la fusione: e proprio su questi punti per Valter Novembrini «resta importante far nascere la fusione su due cardini: una clausola sociale sui diritti dei lavoratori e una carta dei servizi per rilanciarne l’efficenza». Il vero nodo della questione, però, lo ha ribadito Marino Terlizi della Cisl: «Riguarda Bus Italia, o meglio il rischio che sia questa società a governare la partita. Un rischio che potrebbe tradursi in situazioni peggiorative per i diritti acquisiti dai lavoratori». «La fusione resta un obiettivo condiviso – ha detto l’assessore Bergamo – ma oltre la qualità dei servizi bisogna gestire bene la governance di questa nuova società. Governance che dovrebbe restare a Venezia». Per Bergamo, in pratica, la sede operativa deve restare in laguna, così come il peso specifico di Actv deve avere un giusto riconoscimento all’interno dell’assetto della nuova società. Regole corrette per non far perdere ad Actv il primato conquistato sulla strada anche per Maggioni che, detto ok alla fusione, ha confermato che «prima di procedere bisognerà capire bene come impostare l’accordo». All’interno della nuova società il peso Actv dovrà essere quello maggiore, o comunque non subordinato a quello delle altre società. E intanto lunedì, con la firma del protocollo, a meno di novità dell’ultima ora, si farà un nuovo passo in avanti.

 

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