C.S. Op.Zero 22/06/13 – Veneto City: la resa dei conti
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22
giu
2013
COMUNICATO STAMPA
Come ci aspettavamo, è imminente la presentazione del PUA (Piano Urbanistico Attuativo) del primo stralcio e dei relativi progetti esecutivi da parte di Veneto City SpA, sembra con data certa del 27 giugno. Finalmente si capirà che cosa conterrà questa mostruosa e inutile scatola vuota che i proponenti non riescono ancora a piazzare sul mercato.
Se qualcuno pensa che in questi mesi i comitati siano stati a sonnecchiare si sbaglia di grosso. Così come si sbaglia chi pensa che tutto stia filando liscio, che le procedure stiano avendo il loro corso regolare.
Vale la pena ricordare innanzitutto che l’Accordo di Programma è oggetto di ricorso al TAR da parte di comitati e associazioni a seguito delle pesanti irregolarità sollevate con le osservazioni presentate nel 2011, soprattutto riguardo all’indecente negazione della Valutazione Ambientale Strategica.
La Regione Veneto ha poi tentato di inserire un articolo alla legge regionale n.14 del 26/06/2012 che riduceva arbitrariamente il campo di applicazione della VAS, escludendo dalla VAS tutti i PUA e gli accordi di programma che non contengano un progetto o un intervento assoggettato a VIA. Tale articolo è stato dichiarato addirittura incostituzionale con sentenza n. 58/2013.
Ma il primo PUA deve comprendere le infrastrutture esterne a V.C. e la realizzazione della nuova fermata SFMR, tutte opere assoggettabili a Valutazione di Impatto Ambientale e che richiedono ulteriori pareri agli enti preposti.
L’AdP obbliga il proponente, oltre che a presentare entro il 17 luglio il PUA e i progetti esecutivi, anche a convenzionarli. Questo significa che le amministrazioni di Dolo e Pianiga avrebbero soltanto tre settimane per esaminare i progetti, approvarli e convenzionarli. Come pensano di fare a rispettare i termini? Come già a suo tempo sollevato, i miopi Comuni in questione si sono messi in un vicolo cieco e dovranno cercare vie aleatorie per togliersi d’impaccio, magari assoldando consulenti tecnici e legali. Tutto sempre a spese dei cittadini che subiscono le velleità dei propri amministratori abituati a sottostare alla legge dei privati, ma con soldi pubblici.
Al groviglio tecnico si inserisce infine la pesante inchiesta giudiziaria cui è sottoposta la Mantovani, socia di Veneto City SpA, inchiesta che sta investendo anche la sfera politica con chissà quali conseguenze.
In questo ginepraio sollecitiamo tutti gli enti a rientrare negli alvei della stretta legittimità e ad evitare le solite scorciatoie frettolose, per non aggravare una situazione già oltremodo ambigua e opaca.
Opzione Zero ha comunque gli occhi ben aperti e promette battaglia su tutti i fronti… si preannuncia un’altra estate caldissima.