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L’episodio a Mira-Mirano: una pendolare si avventa alla maniglia riuscendo a chiudere lo sportello

MIRANO – Stipati sul treno, che parte (ovviamente in ritardo) con le porte ancora aperte. Disagi e momenti di panico sul regionale per Venezia. L’episodio risale a martedì mattina e si è verificato alla stazione di Mira-Mirano. Binario 2, il convoglio è quello delle 8.17 in arrivo da Verona Porta Nuova e diretto a Santa Lucia, arrivato, neanche a dirlo, con 15 minuti di ritardo. A raccontare il resto è una pendolare miranese, protagonista suo malgrado della vicenda.

«Vagoni, corridoi e ingressi erano completamente stipati di persone, salire è stato quasi impossibile. Quando io e altri pendolari siamo riusciti a trovare un posto, ovviamente in piedi, sul primo scalino della salita e quindi proprio attaccati alla porta perché più avanti non si riusciva ad andare, abbiamo sentito il segnale di chiusura delle porte. Nessuno ci ha fatto caso, nel marasma generale».

Molti lo hanno fatto, strabuzzando non poco gli occhi, quando il treno ha cominciato a muoversi con le porte ancora aperte.

«Tra me e me ho pensato che mai avrebbero fatto partire il treno visto che ero attaccata alla porta ancora aperta», continua la pendolare, «dopo 3-4 secondi però mi sono girata verso la porta e ho visto che il treno era già in marcia e la porta ancora aperta. Ho dovuto sporgermi, prendere di forza la maniglia e tirarla per chiudere. Gli altri erano di schiena, alcuni non si sono nemmeno accorti che il treno era già partito. E se qualcuno fosse caduto?».

Solo a Mestre molti passeggeri sono scesi e il treno si è svuotato un po’. Altri pendolari affermano che non è la prima volta che questo accade. Qualcuno al capolinea di Venezia ha cercato il capotreno per chiedere spiegazioni o quantomeno segnalare il guasto, ma non si è trovato. I disagi però non sono finiti. L’ex consigliere comunale di Mirano Luigi Gasparini, pendolare di Trenitalia tutto l’anno per lavoro, rincara la dose:

«A parte la solita questione della pulizia e di tante (troppe) porte rotte, il problema ricorrente in questo periodo è l’irrespirabilità all’interno delle carrozze», afferma, «tanti vagoni sono senza aria condizionata e dove c’è, o funziona solo in alcuni scompartimenti e quindi c’è la gara per sedersi, o fai la sauna, perché i finestrini non si aprono. Si crea così una situazione assurda, con carrozze strapiene al limite della vivibilità e altre semivuote».

Per non parlare, infine, della sicurezza nelle stazioni: in quella miranese le lamentele arrivano soprattutto per i continui furti di biciclette lasciate dai pendolari nelle rastrelliere, lato Mirano. Accade sempre più spesso, anche in pieno giorno.

Filippo De Gaspari

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