Gazzettino – Inchiesta Mose. Savioli resta ai domiciliari. Mazzacurati, no all’udienza.
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2
ago
2013
Il pm deposita i verbali di Sutto nuovi filoni per le indagini
L’ex presidente del Consorzio ha rinunciato alle sue richieste
Appalto Consorzio Venezia Nuova, il tribunale del Riesame nega la libertà al consigliere e a due imprenditori chioggiotti
DOMICILIARI – Niente libertà per Savioli, consigliere del Consorzio
Vi sono gravi indizi di colpevolezza e anche il rischio di reiterazione di reati dello stesso tipo. Il Tribunale del riesame di Venezia ha confermato, ieri pomeriggio, la misura degli arresti domiciliari a carico del consigliere del Consorzio Venezia Nuova, il trevigiano Pio Savioli, e dei due imprenditori di Chioggia, Mario e Stefano Boscolo Bacheto, della cooperativa San Martino (avvocati De Girolami e Franchini), coinvolti nell’inchiesta sull’appalto che sarebbe stato “pilotato” su disposizione dell’allora presidente del Consorzio, Giovanni Mazzacurati, per far vincere una serie di piccole aziende che si erano lamentate per essere state escluse dai lavori di Salvaguardia della laguna di Venezia.
Il collegio presieduto da Angelo Risi ha invece accolto i ricorsi presentati dai difensori di tre indagati minori, revocando loro l’obbligo di dimora imposto dal gip Alberto Scaramuzza. Pur rilevando la sussistenza di gravi indizi, i giudici ritengono che il loro ruolo sia stato marginale nell’accordo illecito: si tratta di Antonio Scuttari (Clodiense opere marittime) Erminio Boscolo Menela e Dimitri Tiozzo, delle omonime imprese di Chioggia, assistiti dagli avvocati Trivellato, Bortoluzzi, Grasso, Boscolo, Nichetti e Codato.
Le motivazioni del provvedimento saranno rese note la prossima settimana ma, con molte probabilità, rispecchiano quelle depositate ieri, relative a Roberto Boscolo Anzoletti, al quale la scorsa settimana sono stati confermati i domiciliari in quanto definito “regista” dell’appalto “pilotato”: fu il titolare della “Lavori marittimi e dragaggi”, infatti, a concordare con Mazzacurati l’assegnazione dei lavori portuali all’associazione d’imprese da lui capeggiata, previo un accordo che prevedeva il ritiro concordato di altre ditte. Sempre la scorsa settimana è stato confermato l’obbligo di dimora per Luciano Boscolo Cucco (Dragaggi srl) e revocato l’obbligo di dimora a Juri Barbugian (Nautilus) e Carlo Tiozzo Brasiola (Somit) proprio alla luce del ruolo marginale.
Per questa mattina è in calendario la discussione della posizione di Mazzacurati ma il suo difensore, Muscari Tomaioli, ha depositato in cancelleria atto di rinuncia: non è da escludere che, a seguito degli interrogatori, il pm Paola Tonini gli abbia anticipato un parere favorevole ad un affievolimento della misura cautelare. Ma la rinuncia potrebbe essere giustificata anche dalla volontà della difesa di non correre il rischio di un giudicato cautelare che possa in qualche modo compromettere in negativo la posizione processuale dell’indagato.
Questa mattina, dunque, il Riesame si limiterà a discutere i ricorsi di Flavio Boscolo Contadin (Nuova Coedmar) e Valentina Boscolo Zemello (Zeta).
Nell’udienza di ieri mattina il pm Tonini si è battuta per ottenere la conferma delle misure cautelari per Savioli e i due Boscolo Bacheto, depositando i verbali dell’interrogatorio di Federico Sutto, uomo di fiducia di Mazzacurati, il quale ha confermato l’esistenza di un accordo per far vincere l’associazione temporanea d’impresa capeggiata da Boscolo Anzoletti. Alcune parti del verbale sono coperti da omissis: altri filoni d’indagine sui sta lavorando la Guardia di Finanza.