Nuova Venezia – Il tornello via nel 2014. Vetrego, salvezza vicina.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 21 Comments
18
set
2013
Il comitato Rinascita soddisfatto per l’esito dell’incontro di lunedì con la Cav
Aumenteranno le tariffe sulla tratta Padova-Venezia, code eliminate nel paese
VETREGO – Via il tornello, ma solo nel 2014. La nuova data dell’agognato salvataggio di Vetrego da traffico e smog è fissata a gennaio: solo con il nuovo anno saranno aumentate le tariffe e dunque eliminate le fastidiose code che intasano la viabilità attorno all’autostrada, ogni giorno.
La novità è emersa da un incontro avuto lunedì tra il comitato Rinascita Vetrego e Cav, Concessioni autostradali venete, nella sede della società in via Bottenigo a Mestre. Tecnici e dirigenti hanno ricevuto una delegazione di vetreghesi e hanno annunciato le prossime tappe che porteranno alla soluzione del problema che dura ormai da oltre quattro anni. Il comitato è soddisfatto degli esiti dell’incontro.
«Abbiamo aspettato anni, qualche mese in più non fa la differenza, purché si arrivi a una soluzione», ha affermato il presidente del comitato Emanuele Congia. L’eliminazione del tornello, ormai è noto, passa per l’aumento delle tariffe sulla tratta Padova-Venezia: in questo modo non sarà più conveniente per i “tornellisti” uscire e rientrare subito al casello di Mirano-Dolo, intasando la rotonda di via Vetrego, per sfruttare il tratto liberalizzato della A57.
In paese aspettano questi aumenti da mesi, sapendo che ciò non piacerà affatto ai pendolari, su cui grava la prospettiva di un salasso senza precedenti. La decisione però è presa da tempo: quello che manca sono tempi certi. Si era parlato di nuove tariffe a inizio 2013, poi a giugno e infine a settembre. Ora la nuova data viene comunicata ai comitati.
«Cav ha sollecitato più volte in questi mesi i ministeri dell’Economia e dei Trasporti», spiega Congia, «i ritardi sono dovuti alla burocrazia: in particolare serve affrontare un tortuoso iter attraverso il Cipe, il Comitato interministeriale per la programmazione economica, che poi si rivolgerà ai ministeri per l’ok definitivo. Ma Cav ci ha assicurato che a gennaio ci sarà la svolta. Noi abbiamo fiducia che ciò possa avvenire. L’ad di Cav Eutimio Mucilli non ha pregiudizi su Vetrego, a questo punto fatto 30 facciamo 31 e aspettiamo questi tre mesi per arrivare a una soluzione chiara e definitiva. Per la prima volta Vetrego vede la luce in fondo al tunnel».
Comitato paziente dunque, anche perché sono state confermate le agevolazioni tariffarie per i miranesi nonostante gli aumenti previsti. Resta però un lungo autunno da affrontare con code al casello ogni mattina e sera e possibili imprevisti, come quello di lunedì, quando un camion di giostrai è rimasto bloccato nel sottopasso di accesso all’autostrada, mandando il traffico in tilt.
Filippo De Gaspari
21 Comments
Prima usavamo vetrego come tornello,adesso non rientreremo più in autostrada e intaseremo le vostre strade… Ottimo lavoro
Caro Marco,
era “ottimo lavoro” anche quello dei “tornellisti” che consisteva e consiste tutt’oggi a far fare 20 minuti di coda (ogni giorno) a un migliaio di automobilisti-lavoratori che provengono dal territorio Miranese, Rivierasco ecc.
Ma che bravi che sono i “tornellisti”! Ad essi il Tornello di Vetrego e la precedenza sulla Rotonda! Agli altri invece… che si arrangino a fare una coda giornaliera di 20 minuti con il motore acceso!
Una cosa è certa: siamo di fronte ad una “guerra fra poveri”.
Mentre invece i Politicanti non fanno né code né pagano il biglietto dell’autostrada!
Non solo, ma sono talmente bravi che costringono “i poveri automobilisti a farsi la guerra tra loro”, mentre i numerosi GELLI italiani nascondono un quintale e mezzo d’oro nel proprio giardino (da quanti soldi hanno non sanno più dove nasconderli), non pagano le tasse ecc., mentre i poveri (che sono però dei pirla matricolati nel cervello poiché votano sempre gli stessi Politicanti che li fregano puntualmente con le belle parole e promesse), si fanno la “guerra fra loro”.
Spero che Dio aumenti il quoziente intellettivo a quei milioni e milioni di poveri stupidi e masochisti (autolesionisti), che votano sempre e soltanto coloro che li hanno puntualmen-te fregati.
QUESTA PURTROPPO E’ L’ITALIA!
In attesa di una rivoluzione intellettuale che consiste nel votare un VERO Politico che rovesci le cose in Italia, ti saluto cordialmente.
Giuseppe
Finché non scatterà il liberatorio aumento non ci voglio credere e non mi voglio illudere.
Per ora dico un timido EVVIVA.
Poi dal primo gennaio, però, iniziamo la lotta per rivedere le tariffe, far arretrare il casello e/o riaprire il casello di Roncoduro.
@Marco: ha più logica la viabilità ordinaria intasata che l’assurdo e ridicolo tornello. Tanto alla fine il ricorso dei tornellisti alla viabilità ordinaria è solo un bla bla bla, perché pagherete l’autostrada e via diritti senza passare per Vetrego.
Purtroppo ha ragione Jim, io sono un pendolare Metre Padova, dopo anni di tornello mi sono stancato, ho preso un diesel per risparmiare almeno sul carburante e tiro quasi sempre dritto, soprattutto la sera. Spenderò di più ma evito di stressarmi ulteriormente dopo una giornata di lavoro..mangerò qualche pizza in meno. Ciao a tutti.
Ma a parte tutto uno mi spiega perchè un pendolare che abita a Mira Mirano ecc deve pagare meno di chi abita a Mestre / Padova?
Forse che i comuni di Padova e Mestre devono far pagare le tangenziali ai non residenti?
Semplicemente perché percorre meno chilometri. Che poi il delta sia sproporzionato è un altro paio di maniche.
Ah ho capito, la tratta Mirano – Mestre è liberalizzato solo per chi abita vicino al casello…Ma per cortesia.
Cmq sono d’accordo che la trariffa è sproprzionata e che è una lotta tra poveri (pendolari/”vetreghesi”). Il silenzio che gira attorno alla questione è perchè ci sono esigenze di cassa. Ergo spremiamo chi abita a PD e Mestre che sono la maggior parte. E facciamo finta di aver agevolato i pendolari.
Sono d’accordo con chi dice che è una guerra tra poveri. Io odio fare il tornello tutti i giorni è una grandissima rottura entrare ed uscire dall’autostrada ma, ahimè, è una scelta obbligata per chi deve spendere un patrimonio solo per raggiungere in tempo il luogo di lavoro. È veramente uno schifo continuare a pensare di dover mangiare una pizza in meno o togliersi piccoli piaceri perché i costi imposti da burocrati mangiasoldi ti costringono a tirare la cinghia all’inverosimile.
Poi mi fa ridere il titolo: salvezza vicina. Salvezza x chi? Per le tasche di quegli schifosi che speculano sulle spalle della povera gente che, a testa bassa, accetta accetta e sopporta.
La salvezza è per chi ci abita vicino a quell’inferno della rotonda di Vetrego e per chi si deve fare le code a causa dei tornellisti. Ma un po’ di senso civico e di rispetto per l’ambiente e le persone esiste ancora?
Una pizza o qualche caffè in meno non cambiano la vita come invece la può cambiare la situazione che si sta vivendo a Vetrego!
Ma siete veramente sicuri che le cose miglioreranno in maniera significativa? Io mica tanto. Il tratto mestre – dolo gratuito farà comunque uscire/entrare tanta gente a dolo che invece di rientrare in autostrada percorrerà la strada alternativa più ‘comoda’ alla dolo-padova, ovvero passando per vetrego. Io lo sto facendo da mesi ed è una soluzione accettabile, sicuramente migliore dei 5,4 euro al giorno (108 euro al mese, 1300 euro l’anno) per percorrere padova dolo. Se l’obiettivo era fregare i tornellisti ci siete riusciti, se era evitare l’inquinamento ho forti dubbi che le cose miglioreranno.
Secondo me rinvieranno nuovamente: le elezioni sono dietro l’angolo, non vorrete mica che i politici rischino il loro ottimo stipendio proprio ora ?
Ricordate l’aumento previsto prima dell’estate e la successiva retromarcia per pigliare tutti i soldini ai turisti che transitavano ?
Questa è vera classe dirigente… ah, ah, ah…
Pronti ad intasare Vetrego giornalmente dunque. Provate voi a regalare 1300 E/anno a Cav! Se il comitato accetta questa “ottima” soluzione tutta sulle spalle dei lavoratori mestrini si sbaglia di grosso!
personalmente contunero’ ad uscire a vetrego per poi raggiungere padova via strada statale… quindi intasando la brentana…. contenti voi del comitato….
Se fossi un Pendolare Mestre/Padova, direi a me stesso: “Se non avessero liberalizzato il tratto Mestre/Dolo, il costo REGOLARE (costo nazionale al chilometro) del tratto Mestre/Padova sarebbe stato di circa Euro 1,70.
Ma siccome la “pacchia” che mi hanno regalato per tanti anni con il Tornello di Vetrego di soli Euro 0,80 non poteva continuare così a lungo, allora io pendolare Mestre/Padova risolvo il problema prendendo l’autostrada a Mestre, uscendo al casello gratuito di Oriago, facendo poi solo qualche chilometro nella larga tangenziale Spinea-Mirano, rientrando nel Casello sempre vuoto di Spinea e giungendo così a Padova, pagando solo Euro 1,40 del tratto Crea/Padova. (risolverei dunque il problema pagando il costo chilometrico approvato per il Passante, anche se purtroppo è il più costoso d’Italia)
Ma siccome saranno moltissimi a fare il “NUOVO TRAGITTO” sopra descritto per pagare Euro 1,40 per andare da Mestre a Padova (continuando ad utilizzare la veloce e comoda autostrada e non quella spaventosa e lunga strada statale che fa il nostro amico Paolo, arrivando sul lavoro già stanco e stressato, ma lo comprendo perché ha un bassissimo stipendio), allora spero che qualche Comitato faccia togliere l’UNICO semaforo rimasto nella Tangenziale Mirano-Spinea-Marghera, che è ancora lì per qualche “strano” motivo. (Infatti RECENTEMENTE hanno sostituito TUTTI i semafori con delle rotonde, ad eccezione di quello).
E allora già da domani voglio provare se questo NUOVO TRAGITTO è valido.
Se sarà valido, allora ringrazierò il NON Pendolare che mi ha dato questo suggerimento, il cui nome è Giuseppe”.
ATTENZIONE PERO’ ! Non ringraziate Giuseppe per questo suggerimento grazie al quale TUTTI i Pendolari Mestre/Padova pagheranno Euro 1,40 per arrivare veloci e freschi al lavoro, poiché lui ve lo ha suggerito in qualità di abitante di Vetrego.
ah, ah, ah… hai scoperto ‘lH2O calda !!!
Il pedaggio Spinea – Padova Est è 1,50 non 1,40.
Mi sorprendo ancora oggi come il ‘comitato’ antitornello di Vetrego continui a prendersela con i pendolari che fanno il tornello e non con chi ha la responsabilità della cosa. Ricordo che il progetto prevedeva lo spostamento della barriera di Villabona e la liberalizzazione del tratto dolo- mestre. Badate bene ho detto liberalizzazione e non liberalizzazione per solo i residenti di Vetrego e limitrofi. Liberalizzazione significa che quel tratto è gratuito e quindi se entro a Villabona a Oriago o a Dolo per andare a Padova dovrei pagare lo stesso. Ad esempio il tratto dolo- quarto d’altino è liberalizzazto infatti se entro a dolo o a oriago o alla castellana o alla miranese o a marcon ed esco a sandonà pago giustamente (alta o bassa che sia) la stessa tariffa. Se la barriera fosse stata spostata a Roncoduro, qesto problema non si sarebbe creato. Se la barriera non è stata spostata ma invece il tratto è stato liberalizzato allora è giusto uniformare le tariffe e quindi rendere inutile il tornello. Però le tariffe alte o basse devono essere uguali per tutti. Non capisco con quale criterio i pendolari di Vetrego e pochi limitrofi debbano avere uno sconto. Mi sembra una discriminazione contro la quale si può far giustamente ricorso al TAR. O lo sconto vale per tutti i pendoalri o per nessuno. E’ come se un abbonamento dell’ autobus non valesse per tutti i lavoratori ( ricordo che prorio il TAR ha fatto annullare il pedaggio sul raccordo anulare di Roma).
Ecco Lorenzo una cosa l’hai detta giusta, cioè che s’ha da pagare la stessa cifra che si entri a mestre, oriago o dolo: ma s’ha da pagare, punto.
Nessuno dice che la responsabilità sia dei tornellisti.
Quello che fa arrabbiare è che detti tornellisti quando si discute il da farsi vorrebbero perpetrare questa situazione o almeno risolverla ma senza pagare più di oggi.
Fate ricorso al tar, fate quello che volete, per me va bene anche 3,20€ per tutti, pur di non restare più in coda a respirare veleno dei gas di scarico, consumare gasolio, rischiare incidenti.
COMUNICAZIONE COMITATO OPZIONE ZERO:
Dato l’infervorarsi della discussione sul nostro sito e dato il profilarsi di una deleteria “guerra fra poveri”, che vedrà solo lo spostamento del problema altrove e la penalizzazione di qualcun altro, riteniamo opportuno ribadire la posizione di Opzione Zero sulla questione.
Il punto di partenza è che se ho DIRITTO a tre cose, le DEVO avere tutte e tre e non è più tempo di accontentarsi di briciole o rappezzi, considerando l’allegra gestione dei bilanci di CAV, più volte denunciati dal nostro comitato (che sta continuando la battaglia)…
Quindi per noi la questione va presa all’origine e resta sempre la stessa: siano rispettati gli accordi sul Passante, sia riaperto il casello di Roncoduro, sia liberalizzata la tratta Dolo-Mestre. E se le tariffe devono temporaneamente essere uniformate, lo siano IN BASSO.
CAV infatti “spaccia” come “abbassamento” il pedaggio Padova Est – Mestre da 3,3 euro a 2,70 euro ma se si tiene conto che prima dell’apertura del passante la tariffa era di 1,80, c’è un raddoppio della tariffa in poco più di 4 anni.
Siamo tutti vittime di giochi di potere e di spartizioni che è necessario contrastare con più forza possibile e con lungimiranza (sotto un articolo di Milano Finanza di ieri che chiarisce quali siano i prossimi obiettivi di ANAS, che ha il 50% di CAV). Facciamo tutti parte di comunità interconnesse, tutte le nostre vite sono interconnesse: o si vince tutti o perdiamo tutti.
Ci auguriamo di cuore che le vivaci discussioni si trasformino in partecipazione, quando sarà il momento di agire.
Grazie a tutt@ e a presto.
http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201310170840011778&chkAgenzie=PMFNW&titolo=Anas:%20torna%20alla%20carica%20sui%20pedaggi%20%28MF%29
Anas: torna alla carica sui pedaggi (MF)
MILANO (MF-DJ)–Anas, che da pochi mesi non e’ piu’ concedente e supervisore delle concessionarie italiane, preme per trasformarsi in un vero e proprio casellante, come emerge da una recente audizione alla Camera del presidente Pietro Ciucci.
Nel corso della presentazione in commissione Lavori Pubblici, scrive MF, il numero uno di Anas si e’ soffermato anche sulla questione del pedaggiamento, prevista da un decreto del 2010, mai entrato in vigore perche’ non e’ stato ancora emanato il provvedimento che avrebbe dovuto regolare il passaggio a pagamento delle tratte gestite. Nella relazione Ciucci sottolinea di aver in piu’ occasioni “sollecitato alle competenti direzioni del ministero dell’Economia e delle Finanze e del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti la necessita’ che venga emesso al piu’ presto il dpcm”.
Il problema e’ che in un momento come l’attuale, in cui la crisi economica morde, il governo non sarebbe molto propenso a inserire un nuovo balzello. Il fatto e’ che pero’ l’Anas ha gia’ anche assegnato la gara per il sistema di pedaggiamento, vinta nel 2011 da un consorzio formato da Autostrade per l’Italia, Autostrade Tech e Sinelec. E, dopo una serie di proroghe dell’aggiudicazione provvisoria, il raggruppamento ha fissato marzo 2014 come ultima scadenza per mantenere valida l’offerta.
Sono d’accordo con la Redazione, ad eccezione della frase: “NON E’ PIU’ TEMPO DI ACCONTENTARSI DELLE BRICIOLE”, mentre invece con la Crisi spaventosa che c’è in giro, per cui questo Governo ha appena approvato un miserabile aumento mensile da 5 a 15 Euro per i già poverissimi stipendi dei lavoratori e per le miserevoli pensioni dei pensionati, allora io vi dico che PROPRIO ORA è giunto il momento di accontentarci della briciole.
Infatti un alto funzionario della CAV ha detto: “Che qualcuno ci dia i soldi per costruire il casello di Roncoduro, e noi poi lo costruiremo, ma finora nessuno ce li ha dati”.
CONCLUSIONE: la Regione non dà i soldi ai Comuni, lo Stato non dà i soldi alla Regione, la CAV non ha i soldi perché il traffico autostradale è diminuito fortemente a causa della Crisi, e alla fine “i poveri lavoratori e pensionati si fanno la guerra tra noi”, ovvero “Tornello si, Tornello no”.
Questa purtroppo è la realtà, altro che la “luce in fondo al tunnel” che viene pubblicizzata da qualche imbroglione di Politicante pur di continuare a restare nella sua poltrona dorata, che noi tutti paghiamo, ovvero 20.000 Euro al mese.
Giuseppe