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Il Comune dichiara guerra allo spreco di cibo. Nei giorni scorsi la giunta Granello ha adottato la carta “Spreco zero”, promossa da Last minute market sotto l’ala dell’università di Bologna e il patrocinio della commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo. Un manifesto che impegna villa Cicogna a fare in modo che venga ridotta al minimo la quota di prodotti alimentari che finiscono nella spazzatura. Come? Tra gli obiettivi principali c’è l’organizzazione a Ponzano di un Last minute market. Cioè di uno speciale supermercato del cibo in scadenza.

«Per recuperare a livello locale i prodotti rimasti invenduti e scartati lungo l’intera catena agro-alimentare – detta la carta – e ridistribuirli gratuitamente alle categorie di cittadini al di sotto del reddito minimo. Il market permette non solo di donare cibo agli indigenti, ma anche di ridurre a monte i rifiuti alimentari».

Il progetto è in fase embrionale. Ma la giunta Granello ha intenzione di fare sul serio. Puntando a coinvolgere tutti i negozi del comune. Per fare incetta di prodotti da distribuire gratuitamente a chi non se li può permettere, certo. Ma anche per regolamentare la vendita di quelli prossimi alla scadenza direttamente sugli scaffali dei supermercati.

«Quando un prodotto è vicino alla scadenza oppure presenta un difetto, va venduto al 50 per cento o meno ancora – si legge nel documento riguardo alla regolamentazione delle vendite scontate – con un doppio effetto: contro lo spreco, ma anche contro la crisi, perché riduce il costo dell’alimentazione a parità di qualità degli alimenti».

Tra le altre cose, il Comune si è impegnato a favorire negli appalti per i servizi di ristorazione quelle aziende che garantiscono la ridistribuzione gratuita dei prodotti non utilizzati e a promuovere la semplificazione delle etichette delle scadenze degli alimenti: prevedendo una data per il commercio e un’altra per il consumo.

Mauro Favaro

 

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