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Lo scavo dei fanghi ai Mulini di Sotto non è stato ancora fatto. Il sindaco: «Partiranno a breve»

MIRANO – Continua a piovere e sarà così per buona parte della settimana. Nonostante i disagi nel Miranese si siano limitati finora a qualche allagamento stradale, le prime avvisaglie d’autunno riportano in primo piano i timori per l’arrivo della brutta stagione, che come ogni anno metteranno a dura prova la rete di scolo.

Mirano in particolare, quest’anno, ha una preoccupazione in più: lo scavo dei fanghi ai Mulini di Sotto è in ritardo. Le ruspe entreranno in azione, forse, a novembre e per la città potrebbe essere già tardi. Si profila insomma un altro autunno con il fiato sospeso a causa del rischio idraulico in pieno centro storico.

Dopo l’allarme lanciato un anno fa dagli stessi uffici tecnici comunali, un’altra estate è trascorsa tra denunce di incuria e degrado, ma poco è stato fatto. Nelle scorse settimane un primo intervento del Genio civile ha riguardato il taglio dell’erba negli isolotti emersi dal bacino: i lavori, pur necessari, appaiono in realtà insufficienti a scongiurare fenomeni alluvionali nel cuore della città.

Il Comune fa sapere di aver ricevuto tutte le rassicurazioni da parte del Genio che i lavori riprenderanno a breve, pare già a novembre. Ma potrebbe essere comunque tardi. Lo scorso anno le acque del Muson lambirono la riva della pescheria alle Barche l’11 novembre, mentre in piazza si disputava un Zogo dell’oca bagnato. Per la stessa data di quest’anno, i lavori di scavo del bacino, molto probabilmente non saranno conclusi.

Cosa deve attendersi dunque la città? «Ho sollecitato il Genio anche pochi giorni fa, abbiamo le rassicurazioni che i lavori verranno fatti a breve», afferma il sindaco Maria Rosa Pavanello, «a noi interessa che l’intervento venga fatto, anche perché ora le formazioni di terra emersa sono addirittura due».

Quasi 400 mila euro sono necessari per completare i lavori. Gli esperti sottolineano che con il continuo riporto di terreno in arrivo da monte, presto le due “isole” si uniranno e lo specchio d’acqua avrà esaurito il suo spazio. Intanto il consorzio di bonifica Acque Risorgive apre un nuovo cantiere per il ripristino di tratti franati e il consolidamento degli argini di alcuni canali del Miranese.

Tra gli interventi previsti, per una spesa complessiva di 450 mila euro, c’è anche il rifacimento di circa 400 metri di argine del Muson Vecchio tra Salzano e Mirano. Verranno consolidate le arginature compromesse e ripristinati i tratti franati, attraverso la posa di pali e materiale roccioso.

«La sicurezza idraulica del territorio», spiega il direttore del consorzio Carlo Bendoricchio, «si garantisce non solo con le grandi opere ma anche con gli interventi di manutenzione. In questo caso si tratta di sistemare alcuni tratti dei corsi d’acqua di recente compromessi dalle onde di piena a causa di eventi alluvionali. Con i fondi messi a disposizione dalla Regione e grazie all’intesa con i comuni interessati, rimetteremo in efficienza questa parte della rete scolante».

Filippo De Gaspari

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