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Dei 95 milioni previsti complessivamente per il Passante ne sono rimasti solo 18

In città è bufera, i residenti: «Chisso e Zaia ci dicano quali interventi salteranno»

MIRANO – Opere complementari? Mirano rischia di rimanere a bocca asciutta. Ieri la commissione regionale Trasporti ha analizzato il progetto di legge con cui la giunta Zaia vuole rivedere la tranche di pagamento di 35 milioni di euro, approvati con la Finanziaria 2009, per realizzare opere di “fascia B” complementari al Passante.

Si scopre che, dei 95 milioni inizialmente previsti dal protocollo d’intesa del 2004 con i Comuni, ne sono rimasti a disposizione ancora meno dei 35 attesi e precisamente 18.

Mirano, sulla carta, ne aspetterebbe 19. È chiaro, dunque, che le opere complementari miranesi, tutte per lo meno, non si faranno.

In Regione, ancor prima che in città, è bufera. Ironia della sorte, di come smuovere i fondi spettanti a Mirano, se ne era parlato in città giusto venerdì, in un convegno pubblico organizzato dal Pd regionale. Al tavolo dei relatori, con il sindaco Maria Rosa Pavanello, c’erano il capogruppo del Pd in Regione, il chioggiotto Lucio Tiozzo, e il vicepresidente della commissione regionale viabilità, Bruno Pigozzo. Gli stessi che oggi rilanciano la polemica.

«La verità sta venendo drammaticamente a galla», affermano, «per fortuna oggi (ieri, ndr) abbiamo costretto la maggioranza a sospendere il provvedimento, ma ora bisogna far luce sul perché, nel frattempo, siano stati inutilizzati e persi dieci milioni di euro e perché altri sette siano stati invece destinati a opere di mitigazione per la tangenziale di Mestre».

Già venerdì, a Mirano, i Democratici avevano chiesto ufficialmente all’assessore regionale alla mobilità, Renato Chisso, di produrre un elenco dettagliato di tutte le opere complementari messe nero su bianco negli accordi: quelle finanziate, quelle ferme al palo, quelle solo sulla carta, senza copertura, in modo da avere un quadro completo della situazione.

«Ci dicano insomma qual è la situazione reale», incalza Pigozzo, «perché se è vero che sono disponibili solamente 18 milioni, è un diritto di Comuni come Mirano sapere se e quanti saranno destinati alle opere che attendono da anni».

«È un disegno di legge poco chiaro e che crea molti sospetti», aggiunge Pietrangelo Pettenò, Federazione della sinistra, «gli accordi sottoscritti fin dal 2004 vanno mantenuti, non possono essere i Comuni a farsi carico della realizzazione di opere infrastrutturali funzionali al Passante. La giunta Zaia rispetti gli accordi e onori gli impegni senza “mercanteggiare”, scegliendo con discrezionalità a quali opere dare priorità».

Filippo De Gaspari

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