Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

«È noto a tutti l’impatto ambientale che il Passante ha sul Comune di Mirano, abbiamo un casello completamente funzionante eppure la Regione non ha stanziato alcuna parte dei 19 milioni pattuiti per le opere complementari. Il consiglio comunale esige il rispetto degli accordi e impegna il sindaco a perseguire ogni strada ritenuta idonea».

Con un ordine del giorno proposto dalle forze di maggioranza e approvato all’unanimità, il parlamentino miranese martedì si è compattato per dare un segnale alla Regione. Oggi il sindaco Pavanello incontrerà l’assessore regionale Chisso, intanto alza la voce il comitato «Viabilità Sicura»:

«Nell’ultima campagna elettorale regionale lei ha garantito il suo appoggio per la realizzazione delle opere attese a Mirano – si legge nella lettera inviata a Chisso dalla referente Ivana Cagnin – La preghiamo di adoperarsi affinché sia consegnata almeno una prima somma del finanziamento pattuito: la ciclabile Scaltenigo-Mirano non può più aspettare».

In consiglio Pavanello ha svelato pure alcuni aspetti del progetto dell’Unione dei Comuni: «Con altri sindaci del Miranese stiamo studiando la possibilità di unirci a Dolo, Fiesso, Fossò e Campagna Lupia. Gli enti rimarrebbero autonomi ma alcuni servizi sarebbero unificati puntando così ad ottenere alcuni mirati finanziamenti europei. Ogni Comune avrebbe un consigliere di maggioranza e uno di minoranza. Villa Belvedere potrebbe ospitare uffici, i consumi sarebbero suddivisi e non servirebbero investimenti».

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui