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l’allarme dei commercianti

L’emorragia continua. Dall’incontro con il sindaco Orsoni, pochi giorni fa, il presidente dell’Ascom di Mestre continua a tenere il conto dei negozi che chiudono nel centro di Mestre. «Siamo arrivati già a quota 730, superando i 700 negozi chiusi che ho segnalato al sindaco Orsoni. Un dato destinato a crescere», ammette Doriano Calzavara. L’ultimo, in questi giorni, è il negozio che ha chiuso i battenti in Riviera XX Settembre, un negozio specializzato in prodotti alimentati dall’energia solare. Biciclette, scooter, giocattoli. Ora il negozio all’angolo con via Sarpi è desolatamente chiuso.

Ennesimo esempio di una emorragia dalle tante cause, spiega ancora Calzavara. «Il caro affitti che interessa in particolare l’area centrale di Mestre. E ovviamente la crisi , che riduce i consumi. Noi ci aggiungiamo anche l’avanzata della grande distribuzione. Auchan che raddoppia la galleria commerciale, Lando che avvia le pratiche per aprire un nuovo ipermercato proprio all’Aev Terraglio e la prossima apertura a Marghera del Blo, in programma a breve», elenca Doriano Calzavara. E attenzione, in arrivo proprio in centro a Mestre è anche la Despar. Il progetto di variante del piano di recupero dell’ex deposito Actv di via Torino verrà oggi approvato dalla giunta Orsoni, nella riunione di giunta di questa mattina. Dando il via libera finale alla realizzazione del nuovo supermercato (fino a 2.500 metri quadri di struttura di vendita) e ad una unica torre alta 75 metri che guarderà sull’incrocio tra via Torino e Corso del Popolo che anche se non convincono del tutto i residenti hanno ottenuto i pareri positivi della Municipalità,visto che le cubature sono state fortemente ridotte.

«Le bocche da sfamare sono, invece, in città sempre le stesse e di conseguenza non ci saranno clienti per tutti. In questa situazione a farne le spese sono i piccoli commercianti del centro», spiega il presidente dell’Ascom. Tra centro e periferia, la situazione mostra anche le sue evidenti contraddizioni. In centro gli affitti sono troppo alti, dice Calzavara, «mentre in periferia ci sono un sacco di negozi vuoti offerti ad affitti stracciati ma nessuno vuole andarci perché sono fuori da ogni possibile giro di clienti».

Di contro, i negozi che saranno affittati nella nuova galleria di Auchan, in realizzazione, sono tutti prenotati. Arriveranno di sicuro marche note come “HM” e “Piazza Italia”. La catena spagnola di “Zara”, invece, stando ai ben informati dovrebbe aprire a Marghera, nell’area del grande veliero del Blo che sta sorgendo all’inizio della Romea e che rappresenta l’ennesimo spauracchio per il mondo del commercio.

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