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Gazzettino – Un fronte comune contro le Grandi Navi

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

11

nov

2013

MIRA – Fronte comune contro le grandi navi

MIRA – Assemblea aperta con parlamentari di M5S, comitati e associazioni

Nasce a Mira un fronte comune per fermare le Grandi navi a Venezia.

«Uniti per coordinare idee e posizioni – annuncia l’assessore all’Urbanistica Luciano Claut di Mira – e per chiedere che lo scavo del canale Contorta Sant’Angelo venga sottoposto a non solo a Via (Valutazione di impatto ambientale) ma anche a Vas, Valutazione ambientale strategica su scala più vasta e in un ottica di laguna e di tutela ambientale non solo di intervento singolo».

Sabato scorso a Mira si sono riuniti, su proposta dell’assessore Claut, associazioni e docenti universitari per discutere dell’accesso alle Grandi navi a Venezia e autori di proposte alternative, simili tra loro. Presenti oltre agli esponenti del M5S veneti, il senatore Giovanni Endrizzi e la deputata Arianna Spessotto, Silvio Testa del comitato No Grandi Navi, il professor Gianni Fabbri, docente di Progettazione architettonica e urbana allo Iuav, Lidia Fersuoch presidente di Italia Nostra e Lia Vianello per Opzione Zero.

«La decisione che riguarda lo scavo del Canale Contorta – ha dichiarato Claut – se da un lato ha alcuni punti di condivisione con la Legge Clini Passera contro il passaggio delle grandi navi nel canale della Giudecca, dall’altro prevede invece lo scavo di un altro canale che favorisce l’aumento dei flussi di mezzi. Come autori di alcune proposte finalizzate a bloccare le grandi navi in bocca di Porto, seppure di alcune diversità ci siamo riuniti per cercare un coordinamento di idee. Inoltre – ha aggiunto l’assessore di Mira – chiediamo che lo scavo del canale Contorta venga sottoposto a Vas in mancanza di un Piano regolatore portuale sul quale questo tipo di interventi dovrebbe fare riferimento coinvolgendo anche i comuni della Laguna da Mira a Cavallino».

Luisa Giantin

 

CA’ FARSETTI – Orsoni: «Ci sarò al Consiglio sulle grandi navi»

(vmc) «Non mi sono mai sognato di esimermi dal relazionare al Consiglio comunale gli esiti dell’incontro a palazzo Chigi sulle grandi navi. Lunedì (oggi per chi legge, ndr) ho solo un altro impegno istituzionale in mattinata. E nel pomeriggio parteciperò regolarmente alla seduta, come comunicato a tutti gli interessati in tempi non sospetti». È un Giorgio Orsoni visibilmente seccato, quello che replica a Renzo Scarpa (gruppo Misto), per la sua presunta assenza al Consiglio comunale programmato oggi al Municipio di Mestre.

«Una decisione appresa dalla stampa e dalla televisione», aveva detto Scarpa, infuriato per «il rinvio della relazione sui risultati della riunione romana, richiesta da tutti i capigruppo e da ottemperare alla prima occasione utile».

«Una tempesta in un bicchier d’acqua, e una preoccupazione del tutto priva di fondamento – aggiunge il sindaco – In Consiglio comunale ci sarò, e non capisco da chi sia uscita la notizia che non ci fossi. Anziché esternare subito la sua vibrata protesta, Scarpa avrebbe potuto mettersi in contatto con me o la mia segreteria, e apprendere che tutto si svolgerà secondo programma, senza rinvii di sorta».

Nel mirino del consigliere comunale, comunque, c’è anche «il mancato rispetto della decisione del Consiglio, che ha indicato la necessità di trasferire le grandi navi fuori dalla laguna», oltre alla «idea personale di Orsoni di spostarle a Porto Marghera, mai illustrata compiutamente a nessuno: su questa posizione il sindaco è andato al massacro totale, perché unico dei partecipanti alla riunione di palazzo Chigi a risultare perdente». Aspetti sui quali il primo cittadino fa spallucce, riservandosi di rispondere proprio durante il Consiglio comunale.

 

VENEZIA – Polemica tra Muccino e gli albergatori

REGISTA E PRODUTTORE – Gabriele Muccino ha raccolto cirfa 94mila firme contro le grandi navi a Venezia

SCONTRO – Il regista: «Non sapete valorizzare la città»

L’Ava: «Basta giocare sulla nostra pelle»

LA POLEMICA – Botta e risposta per alcune affermazioni in Facebook

Muccino boccia ancora Venezia. Scarpa: «Non sa ciò che dice»

Scoppia in rete la polemica tra Gabriele Muccino e i veneziani. Tre giorni fa il noto regista ha postato sulla pagina di Venessia.com un post in cui, ringraziando i 94mila firmatari della sua petizione “no grandi navi”, esultava per l’allontanamento delle grandi navi dal canale della Giudecca. Il post ha suscitato le ire dei favorevoli al mantenimento della attuale crocieristica. Il regista ha cancellato il post e l’ha sostituito sabato con un altro, per nulla amichevole: «In questa pagina viene fuori tutta la cultura dei Veneziani. Complimenti. È istruttivo leggere le parole di un popolo che se ne frega del fatto che la città viene giù come un castello di carte. Perché non fate una petizione per collegare con voli diretti Venezia a Parigi, Londra e New York? Sapeste quanti milioni di turisti avreste. I ristoranti avrebbero il panico per le file fuori. Altro che navi».

Immediata la reazione dei veneziani che hanno ancora attaccato il regista. Ieri Muccino ha cancellato anche questo post e l’ha sostituito con una “lettera ai veneziani” in cui ribadisce la vittoria della petizione contro le grandi navi e invita i veneziani a tutelare la propria città e a renderle onore con integrità e orgoglio. «Si attrezzino meglio – scrive – nel convogliare nella loro città un turismo colto. Parlando dell’Italia all’estero, Venezia è una delle città che con sorpresa viene visitata meno di Bologna o Firenze, o Roma o Napoli. Perché? Forse perché invece che promuovere crociere si sarebbe dovuto promuovere la città! Io personalmente ho chiesto all’Alitalia di collegare con voli diretti Venezia a Parigi».

A Muccino replicano gli albergatori. «Venezia sta diventando un’arena di discussione per gli intellettuali del circolo di Madame Verdurin di Marcel Proust – afferma il direttore dell’Ava, Claudio Scarpa – Le sue affermazioni sono del tutto inesatte, Venezia è il terzo aeroporto d’Italia, collegata con tutto il mondo. Se non sa quello che dice è ora di finirla di giocare sulla pelle dei veneziani».

«Muccino non può giudicare i veneziani in toto per l’attacco di pochi – commenta Matteo Secchi, portavoce di Venessia.com – A parlare di Venezia senza conoscerne la realtà si rischia di scrivere baggianate».

Daniela Ghio

 

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