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Gazzettino – Scorze’, “Il casello ci soffoca”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

12

nov

2013

SCORZÈ – Il Comitato “Cappella Vive” torna all’attacco

«Secondo le rilevazioni Arpav abbiamo l’aria peggiore d’Europa»

Aria irrespirabile fino al centro di Cappella. Lo denuncia il Comitato CappellaVive che con grande sconforto mette a confronto le fotografie di come era l’area un anno fa e di come appare ora irrorata di calce e cemento con sullo sfondo i plinti del futuro ponte sopra il passante di sedici metri d’altezza.

All’inquinamento dovuto al traffico del Passante si aggiungerebbe anche quello della costruzione del nuovo casello e delle strade collaterali.

In un comunicato il Comitato sottolinea che, nel periodo di monitoraggio fatto dall’Arpav dell’aria di Cappella e lungo il Passante, si sarebbero rilevati dati talmente fuori controllo da considerare la qualità dell’aria di Cappella come la peggiore d’Europa.

Sconfortanti, come scrive il Comitato, anche le affermazioni dell’assessore regionale all’Ambiente che per fronteggiare i dati provenienti dall’Agenzia Europea avrebbe affermato che l’inquinamento nel triangolo Padova-Treviso-Venezia sarebbe “un inquinamento da crisi” come se ozono e benzopirene derivassero da stufe a pellet e legna.

«In Regione – dicono i portavoce del Comitato – a nessuno importa dell’inquinamento dovuto al Passante, né di Cappella in cui esiste un’agricoltura di assoluto pregio priva di opere di mitigazione ambientale. Il casello di Cappella poi, a dispetto di quelli di Spinea e Preganziol che occupano poco più di sei ettari, verrebbe costruito su più di ventisei ettari con un costo di quasi settanta milioni di euro, a dispetto del rischio idraulico dovuto alle tracimazioni del Dese».

«Su queste criticità Cav, Anas, assessore regionale all’Ambiente, dell’Agricoltura, il Consorzio, la Provincia, Arpav – si legge nel comunicato – non parlano e né rispondono. Gestisce tutto in fase esecutiva un ingegnere per la Società Passante di Mestre dimenticandosi probabilmente delle promesse opere di mitigazione».

Non ci sarebbero, secondo il Comitato, i soldi e nemmeno la terra per i 1300 metri di barriera di terreno, alta cinque metri, da rimboschire. Anche se ci si trova in presenza di montagne di escavi di terra per proteggere il futuro casello.

 

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