Gazzettino – Stazioni fantasma nel progetto Sfmr.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
13
nov
2013
Il servizio parte fra un mese ma di nodi aperti, sulla rete urbana della metropolitana regionale di superficie Sfmr, ne restano parecchi. A sollevare il caso, quasi contemporaneamente, sono due consiglieri comunali, Emanuele Rosteghin (Pd e Gianluigi Placella (M5S).
Il primo ieri ha sollevato, nella seduta di ieri della IV commissione mobilità e Trasporti, il caso della fermata “fantasma” di Marocco, lungo la linea Mestre-Udine. La fermata ha sempre fatto parte del progetto Sfmr, e in questa previsione il Comune ha progettato la viabilità nell’area, al servizio dei residenti nella zona di via Gatta. Lo stesso ha fatto il Comune di Mogliano, per l’evidente utilità di una fermata a Marocco. Finora, però, non se n’è fatto nulla. L’assessore Ugo Bergamo ha spiegato che, a quanto pare, Trenitalia sta valutando l’opportunità di una fermata vicina a quella già attiva di Mestre-Ospedale. Per questo, spiega Rosteghin, la commissione cercherà di convocare allo stesso tavolo Regione e Trenitalia per sapere se a Marocco fermerà mai il treno.
Anche più spinoso il caso sollevato dal Movimento 5 Stelle, che chiede conto al sindaco e all’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi degli «incredibili ritardi» nella realizzazione dell’Accordo di programma per gli interventi nell’area della nuova fermata di via Olimpia. L’intesa, che risale al 2005, prevede la realizzazione della viabilità d’accesso al piazzale di via Olimpia e di un collegamento fra via Castellana e via Brendole, con sovrappassi ciclopedonali e marciapiedi.
Ma nell’operazione sono interessati anche i privati del Consorzio Parco del Marzenego: il Piano di recupero urbano concordato nel 1999 con il Comune prevede la realizzazione di oltre 40mila metri quadrati di superficie, che per Placella corrispondono a 350 appartamenti, un supermercato e un albergo da cento camere. Una previsione che si scontra con la crisi del mercato immobiliare e il crollo degli investimenti.
Il consigliere, sostenuto dall’interno movimento, chiede così i motivi del ritardo nella realizzazione della fermata Sfmr – spostata nel frattempo 300 più a Sud dopo la decisione di sopprimere la fermata della Gazzera sulla stessa linea – e allo stesso tempo invita il Comune a «recedere dal protocollo d’intesa» rivedendo «le incredibili previsioni urbanistiche» nell’area verde fra Zelarino e la Gazzera.