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ALTIVOLE – I cantieri della Superstrada Pedemontana Veneta si stanno avvicinando alla provincia di Treviso e sarebbero già iniziati i contatti per le procedure di esproprio nei confronti dei terreni interessati dal passaggio dell’infrastruttura: a denunciarlo i comitati anti-Pedemontana che si preparano a dare battaglia.

«Nell’attesa che vengano aperti i cantieri anche nel nostro territorio», annuncia Elvio Gatto, portavoce trevigiano del Covepa, coordinamento veneto Pedemontana alternativa, «riteniamo opportuno informare i cittadini di quello che accadrà e perché per noi quel progetto si rivelerà costoso e fallimentare, con un danno per i contribuenti. Ci rivolgiamo soprattutto ai proprietari di terreni tra San Zenone, Riese e Altivole che presto potrebbero ricevere la visita dei funzionari della Sis (la concessionaria dell’opera, ndr) per procedere agli espropri in vista della realizzazione del casello di Riese, sempre che questi contatti non siano già avvenuti».

Il primo di questi appuntamenti si è tenuto ieri sera nel teatro comunale di Falzè di Trevignano, dove hanno partecipato anche alcuni di quei duecento proprietari tra Treviso e Vicenza che hanno fatto ricorso al Tar contro quest’opera, ma che il tribunale amministrativo non ha accolto.

«Sulla scorta di quanto è già avvenuto nel Vicentino», continua Gatto, «sarà opportuno tenere presente un modus operandi comune. Le informazioni sono ormai difficili da reperire anche sullo stato di avanzamento dei lavori. Nella legge contro il femminicidio, ma che si occupa anche di altri aspetti legati alla sicurezza, cantieri come quello della Pedemontana o dell’Alta Velocità sono considerati alla stessa stregua di opere militari».

Dunque per il Covepa sono ormai prossime le procedure per espropri nell’Asolano e nella Castellana, questione di giorni, se non sono già partite. Ma l’avvio è smentito dal sindaco di Riese e assessore provinciale alla viabilità Gianluigi Contarin: «Siamo nella fase che entro dicembre porterà all’approvazione definitiva del casello di Riese e proprio nei giorni scorsi sono state fatte le prime verifiche sul campo circa le modifiche apportate al progetto originario. Queste sono le notizie più aggiornate sull’iter della Pedemontana. Quindi nessuno, tantomeno la Sis, può aver dato inizio alle procedure per gli espropri che presumibilmente inizieranno nella primavera del prossimo anno». Buono a sapersi, anche in riferimento a possibili “furbi” che tentassero di sfruttare la situazione senza averne alcun titolo.

Davide Nordio

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