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Gazzettino – Stanno sparendo i ghiacciai friulani.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

17

nov

2013

CLIMA – I geologi: in estinzione le formazioni ghiacciate nelle montagne più basse d’Europa

Montasio e Canin: ormai si trova quasi solo roccia. Il panorama cambiato in poche decine d’anni

VENZONE – L’altalena dei tempi geologici, con periodi gelidi e più caldi, cioè con l’avanzare e il ritrarsi dei ghiacci si sta fermando sul caldo torrido. Un segnale improvviso. Alcuni decenni fa alcuni scienziati ritenevano che andassimo verso una piccola glaciazione. Il riscaldamento climatico è il principale accusato, con abbondanza di prove, di questa situazione che sta portando verso l’estinzione i ghiacciai delle Alpi orientali. L’Unione meteorologica del Friuli Venezia Giulia ha dedicato il suo annuale seminario proprio alle storie di climi e ghiacciai negli ultimi 30 mila anni, ma con un occhio particolare all’attualità e al futuro.

Il dato che è emerso con evidenza è l’estinzione delle formazioni di ghiaccio nelle montagne friulane, cioè le strutture a più bassa altitudine dell’Europa continentale. Montasio e Canin presentano oggi un panorama quasi totalmente di roccia. Sono qualche decina d’anni fa erano ghiacciai. Un terreno ideale per studiare gli indizi e le prove di un “crimine climatico” e per guardare al futuro ripercorrendo con sistemi di indagine più affinati quanto è successo nel passato. Il Friuli Venezia Giulia da questo punto di vista offre un “libro” ideale. La glaciologia italiana ha un patrimonio di cento anni di dati, che ora, come ha affermato Carlo Baroni, presidente del Comitato glaciologico italiano confluiscono in una nuova banca dati, internazionale, la Wgms (Worl glacier monitoring service). Dal passato all’oggi e quindi al domani, ma anche al futuribile. Studiare i ghiacciai, ha spiegato Mauro Messerotti, astrofisico a Trieste, esperto di meteorologia dello spazio e di astrobiologia, e confrontarli con i satelliti e i pianeti del nostro e di altri sistemi solari, consente di raccogliere preziose informazioni sulla nascita della vita, sulla sua evoluzione che possono essere comparate in maniera produttiva con quelle terrestri. Per chi andrà su Marte sarà prezioso conoscere la climatologia del pianeta rosso, per trovare acqua. Ma i ghiacciai si formano con le precipitazioni. L’analisi di queste diventa fondamentale per ogni studio e proiezione climatica (Stefano Micheletti dell’Osmer FVG e Daniele Moro del servizio neve e valaghe del Friuli Venezia Giulia), come importante è la conoscenza dei meccanismi di formazione del permafrost (Colucci, Boccali, Guglielmin, università di Trieste e dell’Insubria). Non sono “stranieri” i ghiacciai del Triglav e dell’Eiskar, in Slovernia e Carinzia, che fanno parte dello stesso sistema montuoso delle Alpi orientali (Mihaela Triglav Cekada e Gerhard Hohenwarter).

Umberto Sarcinelli

 

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