Nuova Venezia – Metro’ regionale, 20 anni d’attesa.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
17
nov
2013
Le stazioni di Mestre centro e Gazzera pronte nell’ottobre 2014. A rischio lo sbocco sulla Castellana
La presentazione del progetto del Sistema ferroviario metropolitano di superficie (Sfmr) risale al 1994: dopo vent’anni di polemiche, annunci e promesse rinviate, il 15 dicembre entreranno in funzione i treni a orario cadenzato, ma perché Mestre possa davvero godere di un sistema metropolitano a servizio della città bisognerà portare, ancora, un po’ di pazienza. Perché l’intervento principale della città, la realizzazione delle due fermate di via Olimpia e della Gazzera, un intervento da 20 milioni di euro, bisognerà attendere quasi un anno: la conclusione dei lavori è prevista per il 16 ottobre del 2014.
Via Olimpia e via Gazzera. Sono due fermate distinte – a 500 metri di distanza l’una dall’altra – collegate da un percorso per i pedoni e le biciclette. La fermata di via Olimpia prenderà il nome di Mestre centro perché sarà, di fatto, a meno di dieci minuti a piedi da piazza Ferretto e sarà realizzata sulla linea Venezia-Trieste. La fermata di via Gazzera Alta, invece, permetterà di prendere il treno sulla linea Venezia-Treviso. L’intervento in corso di realizzazione permetterà anche ai treni che arrivano da Trieste di virare verso Roma (e viceversa) e a quelli che arrivano da Udine di girare per Padova (e viceversa) senza passare per la stazione centrale di Mestre, risparmiando tempo da un lato, ma spostando i passeggeri dalla stazione di Mestre a quella della Gazzera ritenuta più accessibile anche dal punto di vista dei parcheggi. Una possibilità in più offerta dal sistema di scambi e sulla quale Trenitalia sta ragionando.
Vie Brendole-Castellana. Se la conclusione dei lavori delle stazioni è attesa per ottobre 2014, un punto interrogativo resta la realizzazione della strada di collegamento tra via Brendole, alla Gazzera, a servizio della stazione, e via Castellana, all’altezza della rotonda realizzata sotto la tangenziale. La strada era prevista nel piano di espansione che prevedeva, nell’area a ridosso delle due stazioni, la costruzione di circa 350 alloggi, oltre a un albergo e un supermercato. Un progetto fermo al palo, dopo la firma di un accordo con il consorzio di costruttori nel 2006, al quale che non si è più dato seguito. Tanto che lo scorso 8 ottobre l’avvocatura civica del Comune ha scritto una lettera indirizzata al consorzio spiegando che, dopo un tira e molla durato anni, se il consorzio non si decide a convocar un incontro, il Comune prenderà atto del «disinteresse» a proseguire con l’intervento. Superare l’impasse, sul quale ha chiesto chiarimenti anche il Movimento 5 Stelle, sarà necessario per proseguire con la realizzazione della strada – ritenuta fondamentale della Municipalità a prescindere dalla lottizzazione – che potrebbe quindi essere realizzata dopo le stazioni, orfane così dell’importante accesso da via Castellana.
Fermata Marocco. L’altro grande punto interrogativo della rete urbana, sulla linea per Treviso, resta la fermata di Marocco, all’altezza di via Scarante, prevista ma ferma al palo per i dubbi di Trenitalia all’introduzione di una fermata a poca distanza dalla fermata dell’ospedale Dell’Angelo che potrebbe avere ripercussioni sull’organizzazione dei treni con orario cadenzato sulla linea per Treviso. La Regione, spiegano da palazzo Balbi, è al lavoro per cercare di trovare una soluzione che garantisca la fattibilità dell’intervento.
Porto Marghera. La fermata c’è già, potrà essere utilizzata, ma avrà bisogno di un importante restyling. La volontà di una ristrutturazione generale della porta all’area industriale e tecnologica della città – per la presenza del Vega – rimarrà nel libro delle buone intenzioni fino a quando non si troveranno i soldi necessari per realizzarla.
Francesco Furlan