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San Donà. Il comitato si appella ai sindaci per avere informazioni dalla Regione «Chiediamo di avere subito le nuove tabelle che saranno in vigore tra un mese»

SAN DONÀ – I pendolari chiamano a raccolta i sindaci dei Comuni attraversati dalla linea ferroviaria Venezia-Trieste per affrontare le problematiche sollevate dall’orario cadenzato, che entrerà in vigore tra un mese. La necessità di avviare un dialogo con tutti i sindaci è emersa durante la seconda assemblea del nuovo «Comitato pendolari del Veneto Orientale», riunito a San Donà per fissare un elenco di iniziative da attuare per valutare il nuovo orario cadenzato.

«Il comitato nei giorni scorsi ha fatto richiesta per la visione dell’orario cadenzato presso gli uffici della Direzione Mobilità della Regione e finora non ha ricevuto risposta», denunciano in una nota i pendolari, «questa assenza di informazioni ci preoccupa perché non consente a turnisti, lavoratori, studenti e mamme di organizzarsi per arrivare in tempo utile nel posto di lavoro e di studio, con un impatto probabilmente pesante in termini di qualità della vita, di conservazione del posto di lavoro e di organizzazione dell’orario scolastico per gli istituti superiori».

«Inoltre», continuano i pendolari, «questa situazione non permette al comitato di avviare una riflessione propositiva, in particolare con la Regione e Trenitalia».

I pendolari intendono coinvolgere tutti i sindaci delle località servite dalla tratta Venezia-Portogruaro, ma anche quelli dei Comuni limitrofi dove vivono molti degli utenti della linea.

«Il loro coinvolgimento è necessario, le scelte effettuate da Regione e Trenitalia potrebbero avere riflessi importanti sulla vita cittadina», proseguono dal comitato, «se l’orario non fosse adeguato alle esigenze di lavoratori e studenti, molti potrebbero scegliere di utilizzare l’auto con conseguenze importanti nella vita quotidiana di tutti i cittadini, non solo sulla viabilità».

Oltre che con i sindaci, i pendolari del Veneto Orientale vogliono collaborare anche con gli altri movimenti degli utenti.

«Lavoreremo in modo coordinato con gli altri comitati, in particolare con il comitato di Quarto d’Altino, con cui sono stati avviati i primi contatti», conclude la nota, «riteniamo sterili le logiche campanilistiche e necessaria una visione d’insieme nell’affrontare la questione».

Intanto il comitato chiama a raccolta i pendolari del Veneto Orientale, invitando a far sentire la loro voce sulla pagina Facebook o scrivendo a comitatopendolarivo@gmail.com.

Giovanni Monforte

 

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