Gazzettino – Dolo. Ospedale, occupata la sala consiliare
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
19
nov
2013
DOLO – Politici, amministratori, associazioni e comitati si alternano al presidio
È cominciato ieri mattina alle 10 il presidio pacifico, nella sala consiliare del Municipio di via Cairoli, organizzato dalla commissione comunale temporanea di studio sull’ospedale di Dolo, per la difesa dell’ospedale di Dolo e dell’azienda Ulss 13. Il presidio è iniziato con la presenza del sindaco Maddalena Gottardo, dell’assessore al Bilancio Giuseppe Pasqualetto e dei consiglieri di opposizione Giorgio Gei e Gianni Lazzari. Via via durante la giornata numerosi gli esponenti politici, i rappresentanti di associazioni e di comitati che si sono alternati nella Sala Consiliare. Non nutrita, invece, la partecipazione dei cittadini rivieraschi, fors’anche a causa della giornata lavorativa.
Fra gli altri hanno aderito i sindaci Alvise Maniero di Mira e Federica Boscaro di Fossò, gli assessori dolesi Cecilia Canova ed Elisabetta Ballin con i consiglieri Sabrina Bachet, Adriano Spolaore, Vincenzo Crisafi e Andrea Zingano. I consiglieri Augusta Sasso di Fossò, Rosalia Tassetto di Camponogara, l’assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia ed i consiglieri regionali Lucio Tiozzo e Bruno Pigozzo. Rappresentati anche il Comitato Bruno Marcato l’Ascom, l’associazione Isola Bassa ed il Sel di Dolo.
La sindaca dolese si è detta fiduciosa: «Speriamo che le nostre richieste possano essere accolte anche se mi rendo conto che il sistema sanitario si sta evolvendo e che riuscire, quantomeno, a mantenere che l’ospedale di Dolo conservi il polo medico sarebbe un risultato soddisfacente. In ogni caso quello che è essenziale è che l’ospedale rimanga e che possa offrire dei servizi adeguati alle esigenze del territorio».
Sull’iniziativa, invece, dissenso di Giovanni Fattoretto (Lega Nord). «Smettiamola con la commediola sull’ospedale di Dolo. Le bozze delle schede sanitarie giravano in via informale già dalla fine del 2012 e ora si pretenderebbe di recuperare il tempo perduto esigendo i risultati che si dovevano ottenere già da parecchi mesi, se non addirittura anni, addietro».
L’occupazione simbolica della Sala consiliare si concluderà stamane alle 10.