Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

Soppresse da tre giorni le corse delle 6,30 lungo le linee per Treviso e Padova decine di viaggiatori costretti a ripiegare sull’auto per raggiungere scuole e uffici

MONTEBELLUNA – Treni falcidiati lungo le linee per Treviso e per Padova, con i pendolari che sempre più spesso vengono lasciati a piedi con la conseguenza di arrivare in ritardo al posto di lavoro o a scuola.

Se sabato pomeriggio ritardi abissali e cancellazioni lungo le linee per Padova erano dovute al treno su cui si era sviluppato l’incendio nei pressi di Feltre, da domenica in poi non ci sono state cause eccezionali a provocare disagi nei trasporti ferroviari. Ma ritardi e cancellazioni sono continuati imperterriti.

Ieri mattina il treno delle 6.42 per Padova è stato soppresso, quello successivo delle 7.24 veniva annunciato con cinque minuti di ritardo, che rischiavano di allungarsi e così parecchi pendolari sono tornati al parcheggio per riprendere la macchina, pur di non arrivare in ritardo al lavoro.

Domenica erano stati un paio i treni del pomeriggio per Treviso cancellati, la domenica precedente la stessa storia, due treni per Treviso cancellati e stessa sorte è toccata alla corsa per Padova delle 18,31.

Insomma anziché migliorare la situazione del trasporto ferroviario nel nodo di Montebelluna va sempre più peggiorando. Il trasporto locale lungo le linee Montebelluna-Treviso, Montebelluna-Padova e Montebelluna-Belluno è sempre più precario. Anche perché se un treno diretto a Belluno viene cancellato, automaticamente viene soppresso anche quello che deve scendere da Belluno a Montebelluna e proseguire poi per Padova, perché viene a mancare il convoglio da far partire. E se la cancellazione di un treno per Treviso viene solitamente compensata con una autocorsa, se viene a mancare il treno per Padova bisogna attendere la corsa successiva, perché non viene attivato un servizio sostitutivo.

E in questa quadro di disservizi continui, sta per inserirsi il cosiddetto orario cadenzato, ossia quello che prevede che i treni partano sempre allo stesso minuto delle varie ore, accompagnato però dall’eliminazione nel nuovo orario delle prime corse che arrivano da Belluno e delle ultime corse in partenza da Padova e Treviso.

«L’orario cadenzato dovrebbe favorire i viaggiatori» dice il sindaco Marzio Favero «perché saprebbero a che ora c’è il treno senza dover consultare l’orario». Sempre, però, che il treno ci sia. «Purtroppo i locomotori sono vecchi» afferma il sindaco di Montebelluna « e quindi i guasti sono frequenti. È questa la realtà».

Enzo Favero

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui