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DOLO – Crisafi: «Zaia parla bene e razzola male»

Il futuro dell’ospedale di Dolo pare ormai segnato. Con l’approvazione delle schede ospedaliere, senza aver accolto alcuna delle richieste della commissione dolese sull’ospedale, i margini di salvaguardare la struttura sanitaria locale sono ormai ridottissimi, per non dire nulli.

Ma il presidente della commissione, Vincenzo Crisafi, non ci sta ed attacca la Regione. «Zaia – afferma – parla bene e razzola male. Da una parte afferma che bisogna smetterla con gli ospedali a grandi vetrate e che invece bisogna puntare sull’efficienza delle strutture e sulla preparazione degli operatori; dall’altra depotenzia l’intera area sud del Brenta riducendo l’ospedale di Dolo a piccolo presidio a vocazione essenzialmente geriatrica».

Rilanciando: «Il risultato fra qualche anno sarà che i pazienti dovranno rivolgersi proprio in quegli ospedali da grandi vetrate con poca efficienza e poca sostanza. A nulla sono valse le richieste traversali di tutte le forze politiche dolesi, eccezion fatta per i leghisti maroniani. Sembrerebbe dall’approvazione definitiva delle schede che Mirano l’abbia spuntata, ma temo che fra qualche anno cambierà la storia anche dell’ospedale di Mirano».

E boccia pure il trasferimento degli uffici amministrativi: «Intanto tutti gli amministrativi sbaraccheranno da Dolo per andare a Noale, pare che ci sarà un grande risparmio si, ma sempre a scapito dei lavoratori che dalla loro busta paga si vedranno sottratti circa duecento euro al mese di benzina e di consumo macchina».

Concludendo: «Credo sia necessario che vengano studiate schede e Piano per poterle contestare con eventuali opportuni ricorsi».

 

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