Gazzettino – Settembre 2014, in bici da Mestre a Venezia
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
30
nov
2013
SUL PONTE DELLA LIBERTÀ – Pronta a settembre la pista ciclabile Mestre-Venezia
La pista ciclabile che unirà il centro di Mestre con il Tronchetto (e quindi Venezia, Lido e Pellestrina) sarà una realtà a settembre 2014, quando sarà ultimata, in contemporanea con il tram. Ieri la Giunta ha approvato il progetto definitivo che comprende anche 700 metri di passerella a sbalzo sul ponte della Libertà. Entro la fine dell’anno i lavori da poco meno di 2 milioni, saranno messi a gara.
PONTE DELLA LIBERTÀ – Approvato il progetto della pista ciclabile di sei chilometri. Investimento di due milioni. A fine anno sarà bandita la gara
Il sindaco: «Opera prioritaria per l’amministrazione. La laguna unirà ancora di più le due città»
Entro il prossimo settembre si viaggerà da Mestre al Tronchetto (e quindi Lido e Pellestrina) in bicicletta e soprattutto in sicurezza. La Giunta ha infatti approvato ieri il progetto definitivo della pista ciclabile il cui studio di fattibilità era stato presentato un anno fa. Contemporaneamente entrerà in esercizio il tram. Questa è la promessa che il sindaco Giorgio Orsoni e gli assessori Alessandro Maggioni, Ugo Bergamo e Alfiero Farinea hanno fatto sulla base del cronoprogramma dei lavori che sta eseguendo Pmv lungo il ponte translagunare e a piazzale Roma.
«In passato – ha spiegato il sindaco Giorgio Orsoni – sono stati fatti molti progetti di pista ciclabile, tutti molto belli, ma anche molto costosi. Ora noi siamo riusciti, credo, a fare qualcosa che permetterà ai cittadini di arrivare in città con la bicicletta in piena sicurezza e godendosi la vista. Questa è un’opera che abbiamo sempre considerato prioritaria e ciò che sarà fatto adesso non preclude sviluppi futuri, come la passerella a sbalzo su tutta la lunghezza del ponte. Ora la laguna unirà ancora di più le due città».
La pista – bidirezionale in tutta la sua lunghezza – si sviluppa per 6 chilometri e 200 metri a partire dal sottopasso del Vega. Il tutto per un costo di 1 milione 950mila euro, interamente coperti in parte dai lavori del tram e in parte dai proventi delle strisce blu dei parcheggi. Sarà realizzata in tre lotti distinti: 2,5 km in terraferma fino ai Pili, 3 km sull’attuale marciapiedi-pista ciclabile del ponte, risistemato e messo in sicurezza e gli ultimi 700 metri con una passerella a sbalzo che porterà le bici al Tronchetto.
«Entro fine anno – ha confermato Bergamo – partirà la gara per l’esecuzione delle opere, che saranno terminate entro settembre 2014, offrendo alla città una pista che dalla stazione di Mestre porterà a Venezia».
«È una delle opere più attese da chi si muove sulle due ruote – ha detto poi Maggioni – e servirà per aumentare notevolmente la sicurezza lungo le nostre strade. Ricordo infine che questa Amministrazione ha finora investito 12 milioni e mezzo in piste ciclabili».
Particolare attenzione ha richiesto la progettazione della pista a sbalzo, perché l’aggancio alla struttura del ponte è stato studiato in differenti soluzioni, secondo la solidità del materiale di volta in volta trovato attraverso sondaggi e ricerche con il georadar. La passerella, formata da moduli di 12 metri l’uno, sarà agganciata al ponte lasciandone visibile l’intera struttura.
Michele Fullin
L’ILLUMINAZIONE – Faretti led lungo i guard-rail: meno consumi e inquinamento
Nella stessa partita rientra il rifacimento dell’illuminazione pubblica lungo il ponte e lungo la pista. Le luci di quest’ultima saranno opportunamente “separate” da quelle della sede stradale per evitare di disturbare il traffico automobilistico. L’impianto, realizzato con punti luce a tecnologia led a basso consumo energetico, richiederà un investimento di un milione e 300mila euro.
Tutti sanno che lo scorso anno i famosi “fiammiferi” blu piazzati nel 1990 per illuminare il ponte sono stati rimossi. Al loro posto ci sono ora dei pali meno appariscenti, che serviranno per alimentare il tram.
«L’illuminazione – ha spiegato l’assessore Magioni – sarà più bassa di quella dei vecchi lampioni non solo per una questione di risparmio energetico, ma anche per rientrare nei parametri europei di inquinamento luminoso. Il codice della strada – ha aggiunto – non considera il ponte come un luogo con obbligo di illuminazione pubblica. Noi la metteremo ugualmente attraverso dei “marcatori” luminosi posizionati sui guard rail. Sull’ultimo tratto di ponte, dove è stato deciso di mantenere i lampioni sul lato destro, le lampade ad incandescenza sono state sostituite da dispositivi led, molto meno voraci di energia».
Nel corso della giornata, infine l’assemblea di Avm ha deliberato l’aumento di capitale attraverso il conferimento da parte del Comune delle azioni che deteneva in Pmv, portando così a termine il processo di riorganizzazione della holding della mobilità, interamente controllata dal Comune, che sotto di sè ha Actv, Pmv e Vela.
(m.f.)