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L’azienda aveva contestato la sentenza del Tar che sospende il potenziamento dell’impianto autorizzato dalla Regione. Soddisfatti i comuni di Venezia e Mira 

MARGHERA – Le amministrazioni comunali di Venezia e Mira che erano ricorse al Tribunale amministrativo regionale (Tar) per chiedere la sospensione della delibera della Regione Veneto che autorizzava il revamping (potenziamento) dell’impianto di Alles spa (gruppo Mantovani) di Marghera per il ricondizionamento di rifiuti speciali, anche pericolosi, provenienti anche da fuori regione.

Il Consiglio di Stato ha, infatti, confermato la sospensione decisa dal Tar, respingendo quindi il ricorso di Alles, e stabilendo unicamente che la trattazione del merito della causa debba iniziare in tempi più ravvicinati di quelli decisi dal Tar nel secondo semestre dell’anno prossimo.

«Il Comune di Venezia, sta contrastando in ogni ambito questo progetto» commenta soddisfatto l’assessore veneziano all’Ambiente, Gianfranco Bettin «la nostra opposizione è dettata sia da ragioni specifiche, relativa al particolare impatto ambientale del progetto, sia dalla logica generale che lo ispira, che contrasta con la visione del futuro di Porto Marghera dell’amministrazione. Industria sostenibile e portualità, ricerca scientifica e innovazione, ecodistretto e logistica evoluta. Questi sono i cardini del rilancio dell’area che ha semmai bisogno di bonifiche e non di nuove fonti inquinanti o di insediamenti che producano distorsione nello sviluppo e forzature antidemocratiche come quella perpetrata dalla Commissione Via e dalla Giunta regionale del Veneto che, per approvare il progetto di Alles, avrebbero imposto una variazione coatta del Piano regolatore del Comune».

Soddisfatta anche l’assessore all’Ambiente del comune di Mira, Maria Grazia Sanginiti «con la decisone di schierarci a fianco di Venezia contro l’autorizzazione concessa dalla Regione, avevamo dato concreta attuazione alla volontà espressa dal consiglio comunale, condividendone fino in fondo le preoccupazioni per la sicurezza dei lavoratori, la salute dei cittadini e la tutela ambientale del territorio».

«La scelta di autorizzare nuovi stoccaggi di rifiuti speciali e pericolosi provenienti da tutta Italia» continua Sanginiti «ci appariva e ci appare, profondamente in contraddizione con il faticoso lavoro condotto nei mesi precedenti per riportare a Marghera, e nelle zone adiacenti come il comune di Mira, quella qualità ambientale che era finora stata ampiamente trascurata».

«Dopo la sentenza del Tar» aggiunge soddisfatto il sindaco Alvise Maniero», questa del Consiglio di Stato, ci rafforza nella nostra convinzione e ci incoraggia a proseguire nella difesa attenta e puntigliosa del diritto alla salute dei cittadini e della complessiva qualità di vita del nostro territorio».

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