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Il progetto per le grandi navi alla prova del governo delle larghe intese. Si annuncia infatti come una sintesi difficile e a ostacoli quella che la presidenza del Consiglio dovrà fare sulla soluzione definitiva al transito delle crociere in laguna. Perchè se da un lato il ministero delle infrastrutture, con l’alfaniano Maurizio Lupi, spinge (e lo ha fatto anche con una lettera a enti locali, Capitaneria di porto e Magistrato alle acque) per inserire lo scavo del canale Contorta nella Legge obiettivo e accelerare la procedura senza passare per la Valutazione d’impatto ambientale, dall’altro il ministero dell’ambiente di Andrea Orlando (Pd) stoppa il collega e, seppur senza comunicazioni ufficiali, fa sapere che la posizione non è cambiata: il progetto del Contorta è quello in fase più avanzata, ma deve seguire l’iter normale, quindi sottoporsi alla procedura di Via. Il braccio di ferro tra infrastrutture a ambiente sta tutto qui.

L’accelerazione impressa negli ultimi giorni da Lupi, quindi, nella sostanza non cambia quanto già detto nell’incontro a Roma in cui è stato deciso di limitare le grandi navi in bacino San Marco. E tuttavia serve a marcare ancora di più le posizioni in campo: da una parte l’asse Lupi-Paolo Costa (visto che il progetto Contorta è portato avanti dall’Autorità portuale), dall’altra quello tra Orlando e il sindaco Orsoni, che resta dell’idea che le grandi navi dovrebbero attraccare a Marghera e non più in Marittima.

Ma un altro altolà al progetto Contorta arriva da Enrico Zanetti, parlamentare di Scelta Civica, che ha presentato un suo progetto, per far passare le navi dietro la Giudecca e farle arrivare in Marittima tagliando il Bacino di San Marco.
«Probabilmente – dice Zanetti – è vero che il Contorta è stato presentato con una documentazione completa, ma non è assolutamente vero che sia l’unico progetto arrivato alla Capitaneria di porto. Il nostro, anche grazie al supporto di Vtp, è sul tavolo e quindi abbiamo risposto agli inviti del governo».

«Il problema – osserva Zanetti – potrebbe però essere un altro. Non vorrei che, poichè il Magistrato alle acque e gli enti pubblici che dovrebbero effettuare gli studi sui vari progetti non hanno soldi, alla fine si prendano in esame quelli più avanzati in sede progettuale solo perchè presentati da privati con elevate capacità economiche. In questo caso si spiega perchè quello dell’Autorità portuale è in fase più avanzata».

Resta il fatto, tuttavia, che al ministero dell’ambiente ribadiscono che negli uffici della Via al momento ci sono solo due “idee progettuali”: quella del Contorta e il porto off shore di De Piccoli. Il resto, probabilmente, è ancora parcheggiato in Capitaneria di Porto.

(da.sca.)

 

PORTUALITÀ – Infrastrutture e Ambiente su posizioni diverse riguardo lo scavo del Contorta. E agli uffici della Via ci sono solo due progetti

MIRA- Maniero: «Lo scalo passeggeri deve avvenire al Lido»

«Il governo non deve applicare la Legge Obiettivo per lo scavo del Canale Contorta a Venezia. L’approdo passeggeri per le grandi navi va realizzato in Porto al Lido».

Ferma presa di posizione del sindaco di Mira Alvise Maniero e l’assessore all’Urbanistica Luciano Claut, già contrari al progetto del canale Contorta.

«Gli impatti del Canale Contorta – sottolinea l’assessore Claut – sarebbero ancor più devastanti delle opere previste nel Canale Malamocco Marghera».

Maniero e Claut hanno quindi deciso di inviare un appello al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando per evitare ogni iniziativa di inserimento del canale Contorta nelle opere strategiche nazionali soggette alla Legge Obiettivo. Maniero e Claut ribadiscono al Ministro dell’Ambiente la necessità di prendere in considerazione le proposte di uno scalo passeggeri in Porto di Lido, in grado di soddisfare appieno i criteri di rapidità, compatibilità ambientale e reversibilità.

 

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