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L’ente di Muraro approva la variante urbanistica proposta dalla giunta Dussin

Il sindaco lancia un sondaggio tra i possibili acquirenti: asta se troverò interesse

CASTELFRANCO – La Provincia approva la variante relativa all’area industriale in via Lovara. A un anno di distanza da quando il Comune lanciò il progetto, è arrivato qualche giorno fa l’ok da parte della Provincia alla realizzazione di un’area industriale nel lotto all’angolo tra via Lovara e via Sile. Si tratta del terreno interessato dal progetto della cartiera Rotocart. Con l’approvazione della Provincia, si apre la strada alla possibile realizzazione di uno stabilimento industriale da oltre 700mila metri cubi di cemento. Domani sera il tema sarà discusso in commissione urbanistica. Poi si andrà in consiglio comunale per il recepimento della decisione della Provincia e l’approvazione definitiva della variante. Successivamente sarà realizzata una nuova asta, presumibilmente con l’inizio del nuovo anno. «Non faremo aste al buio», puntualizza il sindaco Luciano Dussin, «verificheremo se ci sono interessi da parte di privati ad acquistare l’area. Se questi interessi ci saranno confermati, la metteremo in vendita. Altrimenti no. Non si tratta di una vendita destinata a fare cassa. Quell’area, situata in prossimità dello scalo merci, è una zona che intendiamo mettere a disposizioni di aziende intenzionate a investire sul territorio invece di andare via. La posizione la rende particolarmente appetibile rispetto ad altre aree». La vicenda risale al novembre 2012 quando, all’inizio di una commissione urbanistica, rappresentanti della maggioranza annunciarono l’intenzione di mettere all’asta questo lotto da 120 mila mq. Un’area precedentemente destinata a uso misto, ovvero a centri direzionali, uffici e altro. Intenzione della giunta era di trasformarla in area industriale, dal momento che un privato si era fatto avanti per comprare. La Rotocart spa di Piombino Dese, infatti, dopo aver abbandonato l’ipotesi di costruire a Barcon, aveva manifestato interesse verso questo lotto di terra. In fretta a furia la maggioranza approvò la variante, con voto contrario delle minoranze Pd-lista Sartor e Vivere Castelfranco. I consiglieri comunali di questi 2 gruppi presentarono anche un esposto contro la procedura con cui venne messa in vendita l’area. Nacque il comitato spontaneo “No ecomostro” che raccolse oltre 3 mila firme contro il progetto. L’asta, peraltro fatta prima che l’iter burocratico relativo alla variante urbanistica fosse completato, andò deserta. La giunta tuttavia tirò dritto e portò avanti il progetto. La variante urbanistica seguì l’iter procedurale. Ottenne l’ok della Regione e qualche giorno fa anche quello della Provincia.

Daniele Quarello

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