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Mattino di Padova – Padova-Mantova va in tilt

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

7

dic

2013

PENDOLARI

Un solo vagone zeppo di gente, interrogazione di Narduolo (Pd)

Ennesima giornata di disagi per i pendolari della Bassa che arrivano in città per motivi di studio o lavoro. Anche ieri guasti e ritardi ferroviari non sono mancati. La segnalazione arriva da Silvia Paggiarin, residente a Este che ogni giorno prende il treno per venire a lavorare a Padova:

«Aspettavo il regionale d Padova-Mantova delle 14.46. Ma, tanto per cambiare, mentre il treno veniva da Mantova il capotreno ha segnalato un guasto. Le ferrovie evidentemente non hanno provveduto e così, arrivato a Padova, hanno dovuto trovare una soluzione. Il treno è stato praticamente diviso in due, ci hanno lasciato solamente un vagone».

La carrozza del treno regionale, già in ritardo per la sosta prolungata nella stazione di Padova, si è così riempita di gente.

«Era impossibile stare là dentro. C’erano persone stipate come sardine perfino in bagno, in più l’aria era irrespirabile. Il macchinista si è addirittura rifiutato di partire».

Situazione paradossale che ha costretto molti pendolari a scendere dal convoglio.

«Fortunatamente è passato un treno per Bologna, il regionale veloce delle 15.12. Ci siamo precipitati e, a Monselice, siamo scesi e abbiamo preso la coincidenza per Legnago. Dalle 14.15 sono arrivata a casa alle 16 passate!».

Ma da Internet rimbalza la “classifica” dei ritardi, aggiornati e contabilizzati dal portale Trenitardo nato un mese fa per iniziativa degli studenti universitari di Padova, Udine e Venezia del coordinamento universitario «Link». Ha monitorato 11.194 treni: 8.319 viaggi si sono rivelati puntuali, mentre si contano ritardi fra 5 e 15 minuti nel 17,6% degli altrin treni.

Lievitano a un ritardo fra 15 e 30 minuti (3,9%), oltre i 30 minuti (2,1%) e cancellazioni (2,1%, con una media di 12 soppressioni di treni al giorno).

Peggio di tutti “viaggia” proprio la linea Padova-Mantova, che impiega mediamente 7,7 minuti in più rispetto all’orario previsto da Ferrovie per raggiungere il capolinea.

Fra i treni regionali, spiccano i “problemi” delle linee Venezia-Milano (puntuale solo nel 10,5% dei casi) e Padova-Calalzo (42,1% di ritardi di almeno cinque minuti).

E al fianco dei pendolari è scesa in campo anche Giulia Narduolo, deputato del partito democratico, originaria di Medagliano san Vitale. Ha presentato un’interrogazione a Governo e Ministero dei Trasporti per chiedere se sono a conoscenza «dell’autentico calvario quotidiano che devono affrontare giornalmente gli utenti di Trenitalia residenti nella bassa padovana e bassa veronese, che cosa intendano fare per evitarli e infine per chiedere al Ministro Lupi di venire al più presto in Parlamento a fornire informazioni più chiare riguardo alle variazioni dovute dall’entrata in vigore dal 15 dicembre del cosiddetto “orario cadenzato”, visto che, a livello regionale si continua a non fare abbastanza chiarezza nonostante manchi poco più di una settimana al cambio di orario.

Alice Ferretti

 

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