Gazzettino – Atto d’accusa del Fai su Venezia
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
8
dic
2013
Il Fondo per l’Ambiente chiama a raccolta cittadini e associazioni: «Città fuori controllo»
Dopo i Comitati privati per Venezia anche il Fai si mobilita contro la progressiva trasformazione della città in un grande albergo diffuso. «Questa città è sgovernata – tuona la presidente regionale Maria Camilla Bianchini d’Alberigo – e se non c’è un progetto di città lo proporremo noi dopo averlo elaborato nel corso di una serie di assemblee alle quali inviteremo i cittadini e tutte le associazioni che hanno a cuore il futuro di questa città».
Intanto, come ha fatto il Comune, anche l’associazione Ambiente Venezia prepara un ricorso al Tar contro il provvedimento della Capitaneria che regola i flussi delle grandi navi a partire dal prossimo anno.
L’AFFONDO «Sgovernata e fuori controllo. E tutti litigano contro tutti»
IL PRECEDENTE – I Comitati privati minacciano di interrompere le erogazioni
L’appello della presidente: «Facciamo noi un progetto di città»
RIALTO – Affollamento e degrado: la condanna del Fondo ambiente italiano
«Venezia deve vivere»
Il Fai chiama a raccolta cittadini e associazioni
Se l’amministrazione non ha un progetto per far tornare questa città nell’ambito della “normalità”, vorrà dire che il progetto lo faranno i cittadini. È questo, in sintesi, la nuova campagna che il Fai (Fondo per l’ambiente italiano) sta lanciando in questi giorni, mettendo a disposizione il suo punto informativo, l’ex negozio Olivetti di piazza San Marco, per promuovere incontri con associazioni e cittadini per realizzare un “progetto città”. Dopo i comitati privati, che hanno detto basta alla trasformazione alberghiera della città e all’ulteriore vendita di palazzi storici in mano pubblica, tocca alle associazioni votate alla tutela del patrimonio culturale e naturalistico.
«Venezia è ormai una città fuori controllo – attacca Maria Camilla Bianchini d’Alberigo, presidente regionale del Fai – priva di un progetto per il presente e per il futuro, prossimo e lontano. Tutti litigano contro tutti: persino le Istituzioni pubbliche fra loro. Non è un caso, allora, che Venezia sia precipitata al 64. posto, perdendo oltre 30 punti, nella graduatoria delle città italiane con migliore vivibilità».
Per la presidente del Fai, più volte entrata in collisione con il Comune negli ultimi anni, non si vede un segnale che possa dare una svolta al destino di Venezia, al di là di una città di alberghi e di seconde case.
«I Comitati privati internazionali, che generosamente da anni restaurano molteplici eccellenze storico-artistiche della città – continua – preannunciano un loro disimpegno, abbandonando Venezia al suo destino, sconcertati dallo sgoverno della città. L’Università di Ca’Foscari, dimentica del suo ruolo culturale e formativo, pensa di vendere o permutare gli storici palazzi Ca’Bembo e Ca’Cappello, unitamente al palazzetto ex Cosulich, inevitabilmente destinati alla trasformazione alberghiera».
Quanto ai privati, Bianchini ne ha anche per loro.
«Lottano tra di loro per guadagnare metri, centimetri di plateatico, ed ancora per accaparrare affittanze di negozi per maschere e borse, per scacciare dalle case gli impoveriti inquilini per far posto ad affittacamere e bed&breakfast. Persino l’acqua – conclude – placida e simbolica cornice della “forma urbis”, è diventata il veicolo di Grandi Navi e , addirittura, della morte in gondola».
Michele Fullin