Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

L’assessore Chisso assicura che entro due anni più treni proseguiranno fino a Santa Lucia grazie ai lavori sul ponte

VENEZIA «L’obiettivo è dare un servizio migliore, non certo peggiore, ci sono problemi? Siamo qui, confrontiamoci». È ottimista l’assessore regionale ai Trasporti, Renato Chisso, scommette sull’entrata in vigore dell’orario cadenzato domenica (altrimenti si andrà a gara dice) e si rallegra che il rappresentante regionale dell’Orsa, ossia il sindacato autonomo di base dei ferrovieri, rappresentato da Ezio Ordigoni, abbia ritirato lo sciopero programmato tra sabato e domenica, spostandolo a gennaio. In occasione della presentazione del nuovo elettrotreno che servirà il territorio metropolitano, Chisso torna anche sugli orari e sui disagi evidenziati dai pendolari. «Abbiamo presentato l’orario a luglio», ribadisce, «siamo andati da chi aveva delle difficoltà, qualcuno ce le ha presentate in ritardo, qualche altro no, stiamo raccogliendo ancora segnalazioni. Poi c’è stato lo sciacallaggio politico di chi ha voluto ingenerare confusione». Precisa: «L’autobus sostitutivo che in qualche tratta metteremo in campo, è il riconoscimento di un’esigenza che abbiamo constatato». È il caso di alcune corse della sera di ritorno da Venezia per i comuni del Veneto Orientale. Nei giorni scorsi i comitati pendolari di Quarto d’Altino e San Donà, hanno contato gli utenti, facendo presente che sono molti. «Per adesso si utilizza l’autobus, perché non ci sono i tempi tecnici per le modifiche che servono ai gestori della traccia, poi basandoci sui numeri e i conteggi, vedremo di rimettere i treni». Si dovrà però, attendere gennaio. Aggiunge: «Non dimentico neanche la richiesta, ad esempio, del comune di Salzano, il quale ci ha segnalato che uno dei treni del mattino utilizzato dagli studenti non ferma più. Inseriremo il sostitutivo e verificheremo l’utilizzo». Il cadenzamento, spiega l’assessore, eliminerà il sovraffollamento, con il sistema navetta. Un passaggio anche sulle corse che saranno limitate a Mestre e non raggiungeranno Venezia. «Ferrovie dello Stato sta eseguendo dei lavori» sottolinea, «con dei fondi provenienti dal Cipe». E dal nuovo decreto del “fare”, 40 milioni di euro per la precisione. «Grazie a questi interventi che saranno eseguiti sul Ponte della Libertà, entro un paio di anni si potrà far proseguire le corse fino a Venezia». «In questo modo», precisa la responsabile regionale di Trenitalia Maria Giaconìa, «avremo un cadenzamento per la città lagunare non più di 7 minuti come ora, ma addirittura di 4 minuti». Si tratta di lavori che verranno eseguiti non solo sul ponte, ma anche nella stessa stazione di Venezia, interventi sicuramente attesi, che serviranno anche ai molti turisti che si spostano ogni giorno e specialmente in determinati periodi dell’anno.

Marta Artico

link articolo

 

Conte: «Così si scoraggiano solo i pendolari la Regione concordi con noi i monitoraggi»

«A nostro avviso è un cane che si morde la coda, se diminuiamo il servizio, per verificarne successivamente l’utilizzo, cosa otteniamo? Che la gente prende l’auto».

Il sindaco di Quarto, Silvia Conte, parla a nome degli altri sindaci: «La Regione vuol far desistere chi ancora oggi prende il treno, l’analisi che va fatta è sull’utilizzo attuale. Porto l’esempio dei treni che vengono soppressi: dal 30 novembre il treno del mattino è saltato sette volte. Il bus non è affidabile, la gente monta in auto, ma lo scopo dev’essere quello di togliere le macchine dalla strada, non il contrario. Chisso vuole monitorare gli utenti? Concordi con noi le modalità».

(m.a.)

 

Partono i treni a spinta veloce e posti in piedi

Duecento corse in più al giorno. Presentati i Flirt Etr svolgeranno servizio metropolitano sulle linee venete

VENEZIA – La sua caratteristica principale è la spinta: il nuovo treno entrato in pre-esercizio ieri e partito alle 13.43 dalla stazione di Santa Lucia di Venezia diretto a Portogruaro, il regionale 5809, infatti, non lascia i binari lentamente come gli altri, ma con una accelerazione che consentirà di guadagnare tempo una volta entrato in funzione l’orario cadenzato, domenica prossima. A presentare i nuovi convogli Flirt Etr contraddistinti da una livrea bianca e blu che saranno d’ora in poi adibiti alla mobilità “metropolitana” ieri mattina, c’erano l’assessore ai Trasporti, Renato Chisso, la responsabile della direzione regionale di Trenitalia, Maria Giaconìa, il presidente di Sistemi territoriali, Gian Michele Gambato. Treni. I nuovi convogli sono capienti, l’Etr 340 ha 200 posti a sedere, ma ne tiene oltre il doppio, ben 493. Dunque è predisposto per viaggiare in piedi, un po’ come funziona nella metro. Tragitti brevi e veloci. I convogli stati acquistati dalla Regione tramite Sistemi Territoriali. Il costo effettivo è di 130 milioni di euro, pagati in leasing in 30 anni, arrivando alla cifra di 254 milioni. In totale sono 24, i primi 12 entreranno in servizio con l’orario cadenzato, i rimanenti mano a mano che verrà completata la fornitura. Il cadenzamento costerà all’anno alla Regione, 10 milioni di euro in più. Sono stati prodotti dalla Elvetica Sdadler spa, in collaborazione con Ansaldo Breda spa. Dei 24 nuovi treni, 4 sono a trazione termica diesel – elettrica e 20 a trazione elettrica.

Linee. La potenza disponibile consente grandi accelerazioni, proprio in vista del servizio di tipo con fermate frequenti e ravvicinate: non a caso le linee servite dai nuovi elettrotreni sono quelle afferenti al nodo di Venezia che convergono da Portogruaro, Treviso, Castelfranco e Padova, nonché tra Monselice e Mantova.

La presentazione è stata l’occasione per fare il punto sui nuovi orari. «In un giorno feriale con il cadenzato», spiega Giaconìa, «avremo ben 800 corse in Veneto, anziché le 600 di oggi. Un centinaio di spostamenti avverranno con i nuovi convogli. Il cadenzamento ci ha consentito una maggiorazione di ben 200 corse in una giornata. Si tratta di una nuova logica, che punta su un modello basato su economie industriali. Un nuovo modo di viaggiare, un’offerta strutturata per attrarre la domanda pensando all’integrazione gomma-ferro e alla futura bigliettazione unica. Le parole cardine sono frequenza, velocità e specializzazione dei servizi».

Countdown. Ultimi aggiustamenti in vista di domenica, Chisso e Giaconìa hanno ribadito che si sta cercando di accontentare gli utenti, rispondere alle segnalazioni, migliorando e limando gli orari. «Il primo giorno sarà difficile», aggiunge la responsabile di Trenitalia, «anche per noi sono nuove corse, dobbiamo rodarci, saremo in 1.200 persone al lavoro, gli orari completi saranno visibili in un paio di giorni». Chiosa Chisso: «I nuovi treni elimineranno il sovraffollamento, il cadenzamento è una scommessa, altrimenti, andremo in gara».

Marta Artico

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui