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Nuova Venezia – Treni cadenzati, subito disagi

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

16

dic

2013

Via al nuovo orario. Oggi prova del fuoco e sciopero

Orario cadenzato, ecco i primi disagi

Ieri debutto soft ma già qualche problema. Meno corse nei festivi e il sindaco di Quarto d’Altino è costretta a usare l’auto

Oggi è il giorno della verità per il nuovo orario ferroviario cadenzato del Veneto, che ieri ha debuttato sui binari della nostra regione. Con il ritorno al lavoro dei pendolari, infatti, anche il nuovo sistema, voluto dalla Regione, andrà pienamente a regime, con le 800 corse previste al giorno contro le 600 quotidiane del vecchio orario. Anche se Trenitalia e Regione invitano ad attendere almeno due settimane prime di stilare un bilancio, è chiaro che tutti gli occhi sono puntati su oggi, per capire l’impatto del nuovo sistema sulla vita delle migliaia di pendolari.

Ieri l’esordio è avvenuto secondo copione. Debutto soft sul fronte ritardi, con qualche problema segnalato al mattino per un paio di treni sulla Verona-Venezia (circa mezz’ora di ritardo per il Regionale 20859) e per un convoglio sulla Trieste-Udine-Venezia. Ma nel complesso non sono state segnalate particolari criticità.

Secondo copione, però, hanno trovato anche conferma tutti i motivi di protesta che hanno animato in queste settimane i pendolari, in particolare i turnisti. A iniziare dal problema del numero ridotto di corse nei giorni festivi e negli orari mattutini e serali. A farne le spese è stata anche il primo cittadino di Quarto d’Altino, Silvia Conte, proprio uno dei sindaci più attivi nella battaglia al fianco dei pendolari. Delegata all’assemblea nazionale del Partito Democratico, ieri mattina Conte ha preso di buon’ora la Frecciabianca in partenza da Mestre per Milano alle 7,02. Peccato che nei giorni festivi il primo treno da Quarto d’Altino consenta di arrivare a Mestre solo alle 7,08. Risultato: al sindaco è toccato prendere la macchina per arrivare a Mestre, con maggiori costi tra benzina e parcheggio. Proprio come aveva paventato nei giorni scorsi Legambiente Veneto Orientale. Come è accaduto al sindaco Conte, anche diversi pendolari turnisti hanno lamentato il fatto di dover raggiungere in auto il proprio posto di lavoro, con un inevitabile aumento dei costi dovuto al tragitto in auto, ma soprattutto all’abbonamento per i parcheggi in città. Contro il sindaco di Quarto, però, si schiera il consigliere provinciale della Lega Nord, Roberto Dal Cin, che rilancia le dichiarazioni dell’ingegner Domenico Menna, il super consulente della Regione che aveva bollato come irrealizzabili le proposte formulate dai sindaci per il miglioramento degli orari sulla Portogruaro-Venezia: «L’ingegner Menna dice che le proposte del sindaco Conte sono irrealizzabili. Come per altre situazioni ben note, Conte sta strumentalizzando anche i pendolari, usandoli solo per attaccare la Regione, non per risolvere il vero problema».

Tornando alle rimostranze dei pendolari, il vecchio orario è andato in archivio con la pacifica protesta di un gruppo di utenti che sabato sera si è radunato alla stazione di Venezia Santa Lucia per un ultimo viaggio sul Regionale delle 23,56 per Udine, da ieri anticipato alle 23,04 nonostante la raccolta di firme promessa dagli stessi pendolari.

Intanto, alcuni utenti lamentano alla stazione di Mestre la mancanza di un’adeguata segnaletica per indirizzare i viaggiatori verso il nuovo binario “Giardino”.

Da annotare, infine, due iniziative in cantiere per i prossimi giorni: il Comitato pendolari del Veneto Orientale sta organizzando un volantinaggio per venerdì mattina, mentre mercoledì alle 20,30 esponenti politici del Pd, pendolari e ambientalisti si sono dati appuntamento a Meolo per una prima assemblea pubblica di verifica.

Giovanni Monforte

 

Al gelo aspettando il bus sostitutivo

Una donna incinta fra i turnisti beffati: inutile attesa da mezzanotte alle due

Sono arrivati a piazzale Roma, all’altezza della fermata Sita, per prendere l’autobus sostitutivo che avrebbe dovuto riportarli nel Veneto Orientale. Ma del pullman, previsto in partenza a mezzanotte e 21 di domenica, non c’era traccia. Il primo giorno del nuovo orario cadenzato si è tramutato subito in una beffa per i turnisti. A denunciare l’accaduto è il Comitato Pendolari del Veneto Orientale, che ha raccolto sulla propria pagina Facebook le segnalazioni di numerosi utenti.

«Alle 0.10, insieme a molti altri pendolari, mi sono recato a prendere l’autobus sostitutivo del treno per tornare a San Donà», ha raccontato un pendolare, «eravamo in molti, tra cui una futura mamma incinta di sette mesi. Abbiamo aspettato fino alle 2 di notte, al freddo e senza nessuna possibilità di parlare con qualcuno delle Ferrovie. Dell’autobus neppure l’ombra e così siamo stati costretti a scomodare altre persone perché ci venissero a prendere per tornare a casa».

I pendolari peraltro segnalano che la fermata dell’autobus è male indicata. Alcuni utenti hanno comunicato già ieri il disservizio alla Regione, mentre altri si sono rivolti agli uffici dell’assistenza alla clientela. Ai pendolari è stato assicurato che l’autobus sarà attivo già da oggi.

(g.mon.)

 

LUNEDì DI SOFFERENZA

Sciopero del trasporto pubblico

Vaporetti e bus fermi (9-13), stop all’extraurbano Atvo (16,30-20,30)

Ancora una giornata di sofferenza per chi usa i mezzi pubblici per spostarsi: oggi c’è uno sciopero nazionale per il rinnovo del contratto, atteso ormai da 6 anni. Lo sciopero interesserà dalle 9 alle 13 il trasporto urbano e dalle 16.30 alle 20.30 l’ extraurbano. A proclamare la giornta di astensione dal lavoro sono stati i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fna-Ugl, Faisa-Cisl. Per quanto riguarda la situazione di Venezia, lo sciopero avrà modalità specifiche per ogni settore. Cominciamo dai vaporetti e dagli autobus Actv: il servizio di movimento automobilistico e di navigazione, i servizi di manutenzione turnisti e i servizi di biglietteria distaccati Vela saranno interessati dallo sciopero dalle 9 alle 13: i rimanenti lavoratori dei settori non turnisti, vale a dire personale amministrativo, impiegatizio, usiliario, servizi di manutenzione, distaccati delle biglietterie di Vela, saranno interessati dall’agitazione sindacale nelle prime quattro ore del loro turno di servizio. Per quanto riguarda Alilaguna, Linea spa, Nordest mobility, Jjtaca e Pmv il servizio di queste altre aziende di trasporto lagunare sarà interessato dallo sciopero dalle 9 alle 13 e negli impianti fissi nelle prime 4 ore del turno di lavoro. Chiudiamo con il trasporto extraurbano: il servizio di trasporto extraurbano dei pullman di Atvo, le biglietterie e i verificatori saranno interessati oggi dallo sciopero tra le 16.30 e le 20.30, mentre per gli addetti negli impianti fissi, leggi officine e impiegati, braccia incrociate nelle ultime quattro ore del turno di lavoro.

 

Treni cadenzati. Oggi all’alba la prova del nove

Avvio soft ieri, complice la giornata festiva

Le coincidenze costituiscono l’incognita maggiore. Primi problemi nel veneziano

Dopo tante polemiche, che si trascinano minimo da cinque mesi, ieri è entrato in vigore il nuovo orario annuale delle Ferrovie dello Stato e quello cadenzato dei treni regionali. Ieri, giorno festivo, non si sono registrati problemi, ma la prova del nove ci sarà solo oggi, in particolare nelle prime ore del mattino, quando prenderà il via anche il nuovo orario nei giorni feriali, molto più capillare rispetto a quello che resterà in vigore al sabato, alla domenica ed in tutti i giorni festivi. Da ricordare, da subito, alcuni orari fissi giornalieri, che riguardano i padovani che prendono il treno in stazione.

I regionali per Bologna partono (quasi ogni ora) al minuto 10; i locali veloci per Vicenza-Verona, senza fermate sia a Mestrino che a Grisignano e a Lerino, al minuto 38; quelli per Camposampiero, Castelfranco, Montebelluna, Feltre, Belluno al 29 e quelli per Mestre e Venezia Santa Lucia al 21. Verso Venezia, il primo treno locale per la città lagunare è alle 5.05; il primo per le Dolomiti alle 5.29; il primo per Monselice, Rovigo, Bologna alle 6.10 (con arrivo alle 7.43). Ancora, per Verona alle 6.38; per Treviso, via Castelfranco-Paese, alle 6.46 (l’arrivo è previsto alle 7.51), mentre il convoglio per Bassano del Grappa parte alle 6.16. Più o meno immutati gli orari mattutini delle Prime Frecce Argento per Firenze Santa Maria Novella-Roma Termini: la partenza è alle 5.53 con arrivo nella capitale alle 9.10 ed alle 6.42, con il treno non stop che arriva a Termini alle 9.35. In pratica si vola perché i cinquecento chilometri tra la città del Santo e quella del Papa vengono percorsi in meno di tre ore. La Prima Freccia Bianca, invece, per Milano/Torino resta alle 6.48 (l’arrivo previsto è alle 10.50). Il primo Italo, del Nuovo trasporto viaggiatori, parte alle 6.53 ed arriva a Roma Ostiense alle 10.25.

Leggendo attentamente il nuovo orario si nota, purtroppo un’altra sorpresa. Alla sera l’ultimo treno regionale parte da Venezia Santa Lucia alle 22.05 non solo la domenica, ma anche al sabato. Ed infine l’orario cadenzato resta un rebus per le coincidenze. «Come sono state programmati i trasbordi da un treno all’altro?» domanda Ilario Simonaggio, segretario regionale Filt «a questo punto non ci resta che aspettare di verificare quello che succederà oggi in tutte le stazioni del Veneto».

Felice Paduano

 

Quattro ore di sciopero per tram e bus

Dalle 8.30 alle 12.30 in Aps Holding e dalle 8.15 alle 12, in BusItalia, tram e bus con il contagocce a causa del nono sciopero nazionale, indetto da Cgil, Cisl ed Uil, per sollecitare il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da sei anni. In città e nelle province di Padova e Rovigo lo sciopero assume anche un connotato prettamente territoriale perché, da mesi, è in atto la tenace protesta degli autoferrotranvieri per modificare il progetto di fusione tra Aps Holding ed ex Sita. In BusItalia la mobilitazione è appoggiata anche dal sindacato di base Adl/Cobas, i cui attivisti, guidati da Stefano Pieretti, terranno un presidio, dalle nove in poi, davanti ai cancelli degli uffici di via del Pescarotto. «Non è possibile che gli autisti dell’ex Sita, a parità di lavoro, ricevano uno stipendio con 250 euro in meno rispetto a quello dei colleghi dell’Aps» dice Pieretti.

(f.pad.)

 

E sui binari è già guerra al “cadenzato”

Notturni soppressi, caos per le corse sostitutive mai partite. E per protesta tutti sull’ultimo treno 

Non si placano le proteste dei pendolari trevigiani per l’introduzione dei nuovi orari cadenzati dei treni. Disservizi, ritardi e lunghe attese sembrano essere già cominciati. La denuncia arriva dal “Comitato pendolari del Veneto orientale” che lamenta il caos di ieri sera quando alcuni treni sono stati sostituiti da autobus che non sarebbero mai arrivati. Sabato una singolare protesta: un gruppo di viaggiatori ha preso in massa l’ultimo… ultimo treno da Venezia a Treviso, in partenza alle 23.56, ora cancellato. Si temono problemi anche per le giornate feriali, a partire da oggi, vero banco di prova del nuovo piano ferroviario. I primi a non credere nella bontà dei nuovi orari sono gli habitué.

«La verità è che si lasciano liberi i corridoi per i treni veloci, le varie “frecce”. Di fatto dalla stazione di Mogliano ci saranno meno treni per Venezia. Per la tratta Treviso-Venezia se prima c’era un buco di un’ora e quaranta adesso saremo sguarniti di un treno per ben due ore, dalle 9.34 alle 11.34. Una vergogna se si pensa che parliamo di una città strategica anche per l’economia della Marca, molti turisti infatti non dormono in laguna ma negli hotel dell’entroterra e di fatto si trovano a piedi», spiega Luigi Podda, docente all’università di Padova e pendolare da trent’anni. Non crede alle migliorie apportate dalla riorganizzazione di Trenitalia nemmeno Claudio Peris, portavoce dei pendolari del capoluogo: «È inaccettabile che Treviso non abbia un treno dopo le 23. Così si isolano le città impedendo qualsiasi attività culturale e turistica. Non si fa altro che danneggiare un territorio e la sua economia. Inutile parlare di metropolitana di superficie se poi ci si ritrova ad avere meno treni e più disservizi».

Valentina Calzavara

 

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