Nuova Venezia – Bonifica di Marghera, approvati tutti i progetti.
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19
dic
2013
Si conclude così l’esame dei progetti ancora pendenti.
Zaia: «Un fatto che non riguarda solo Venezia ma l’intera regione»
VENEZIA. La Conferenza di Servizi per il Sito di Interesse Nazionale di Venezia – Porto Marghera ha approvato oggi i progetti di bonifica Transped S.p.a., Officine Luigi Resta S.p.A./Villa & Bonaldi S.p.A., Consorzio Tecnologico Veneziano. Con queste approvazioni si conclude sostanzialmente l’esame dei progetti ancora pendenti. È stato insomma «azzerato» completamente il pregresso e non ci sono più agli atti progettualità non valutate. Il risultato raggiunto è il frutto dell’applicazione dell’Accordo di Programma dell’aprile 2012 e dei relativi Protocolli Attuativi sottoscritti dall’allora ministro Corrado Clini nel gennaio dell’anno corrente. L’azzeramento delle pendenze riguarda sia le aree comprese nell’attuale perimetro del SIN ridefinito ad aprile, sia quelle che vi rientravano in precedenza e che oggi sono escluse.
«Quella di oggi è la risposta concreta alle esigenze di sviluppo in un’area strategica – ha sottolineato il presidente della Regione Luca Zaia – il cui futuro non è un fatto localistico veneziano ma ha un orizzonte veneto e riguarda l’intero Paese. È la riprova – ha aggiunto – dell’efficacia, in una materia delicata e sostanziale, del nuovo corso per la bonifica del SIN che come Regione abbiamo voluto semplificare con procedure agevolate e conferenze di servizi più frequenti. È un ulteriore segnale per le aziende e il sistema produttivo: il disinquinamento di Porto Marghera sta diventando realtà e apre la porta ad importanti investimenti».
«Con l’approvazione di tutti i progetti di bonifica, la semplificazione delle procedure, l’istituzione del fondo di rotazione per il finanziamento degli interventi di bonifica di Micro, Piccole e Medie Imprese, la pianificazione delle aree ex Syndial che Regione e Comune di Venezia stanno acquisendo – ha commentato dal canto suo l’assessore Renato Chisso – siamo veramente ad una svolta storica a Porto Marghera, dove la riconversione è partita in maniera concreta con modalità efficaci che possono essere d’esempio anche per altre realtà italiane».