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Gazzettino – Dolo. Distretto sanitario piu’ vicino

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

20

dic

2013

DOLO – La sindaca: «Mira non è in grado di soddisfare le condizioni per mantenerlo»

Gottardo incassa il via libera del presidente Toppan al trasferimento nell’ex tribunale

DISPONIBILE – L’edificio dell’ex tribunale a Dolo. Il sindaco vuole trasferirvi il distretto sanitario

L’iter per portare il Distretto sanitario a Dolo incassa il secondo ok. Lo ha rivelato la sindaca Maria Maddalena Gottardo nel corso del Consiglio comunale di ieri. Dopo la lettera del Ministero della Giustizia pervenuta il 28 novembre scorso, con la quale era stato autorizzato il cambiamento d’uso dell’ex Tribunale, arriva il via libera del presidente del Tribunale di Venezia Arturo Toppan: «Venerdì della scorsa settimana sono stata ricevuta da Toppan – ha dichiarato Gottardo – e mi ha assicurato che concederà il nulla osta sul cambiamento d’uso. Proseguirò nell’intento di portare il distretto a Dolo: appena arriverà per iscritto il nulla osta del presidente del Tribunale, invierò un’istanza al presidente della Conferenza dei sindaci, confidando nel ricevere il parere di conformità per dare attuazione al trasferimento».

A chi l’ha accusata di scippare il Distretto a Mira, la sindaca replica: «Quando ho capito che non c’erano le condizioni per conservare il tribunale a Dolo mi sono mossa per capire se c’era l’opportunità di poter utilizzare i locali per altri servizi. Constata la difficoltà di Mira di soddisfare le esigenze richieste per mantenere il distretto, mi sono mossa. Credo che offrire alla cittadinanza un servizio adeguato, sicuro e nel rispetto della privacy sia un dovere di ogni sindaco»”.

Intanto il gruppo di lavoro costituito all’interno del Consiglio comunale per l’ospedale di Dolo ha rassegnato le dimissioni. Vincenzo Crisafi, Giorgio Gei e Paolo Menegazzo hanno espresso il loro rammarico:

«Il confronto fra noi ci ha portato ad esprimere una posizione istituzionale comune e ritenevamo di poter interloquire con chi a livello regionale stava gettando le basi per il futuro della sanità. Non è stato possibile. Il nostro ruolo istituzionale si fermai qui e sarà la politica, anche con le sue asprezze dialettiche e con le modalità di lotta anche divergenti a dover riprendere la parola».

Sul fronte sanità la sindaca ha affermato che nei giorni scorsi aveva avuto assicurazione in Regione che due punti ritenuti essenziali sarebbero stati aggiustati dalla Giunta prima di fine anno, cioè l’apicalità del pronto soccorso e la chirurgia aperta sette giorni su sette. Ma sino a ieri nessuna conferma è arrivata.

Lino Perini

 

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