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Gazzettino – “A4, aumenti senza opere complementari”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

4

gen

2014

AUTOSTRADA – Il sindaco Anastasia teme per il canale di gronda e le barriere

PORTOGRUARO – Il secondo lotto della terza corsia dell’A4 (San Donà-Tagliamento) non è ancora andato in gara è il pedaggio è aumentato del 7,17%.

«Uno sproposito» secondo il sindaco di Fossalta di Portogruaro, Paolo Anastasia, preoccupato che quest’aumento “intempestivo” nasconda rischi sulla reale volontà di realizzare opere complementari come il canale di gronda Lemene-Taglio o le barriere fonoassorbenti. Mentre l’ex vicepresidente di Autovie Venete Lucio Leonardelli sostiene che dietro ci sia «il fondato pericolo che ora saltino definitivamente sia il nuovo casello di San Stino di Livenza che il tanto atteso casello di Bibione».

Da tempo, infatti, Deborah Serracchiani, commissario straordinario per la terza corsia, ha inviato più di qualche messaggio in merito alle opere complementari e collaterali collegate. «Sono scandalizzato per questo aumento del pedaggio prima ancora che sia stato fatto la gara d’appalto – dice il sindaco Anastasia -. C’è il fondato timore che si voglia andare avanti solo con l’allargamento, rimandando opere complementari fondamentali come il canale di gronda tra Fossalta e Portogruaro».

Lucio Leonardelli, ex vicepresidente di Autovie Venete, mette in guardia: «Il secondo lotto che interessa direttamente il territorio che va da San Donà di Piave fino al fiume Tagliamento, comprendendo quindi anche tutto il portogruarese per complessivi 33 km non è ancora andato in gara. Ritengo sia opportuno che sul fronte Veneto ci sia l’attenzione necessaria affinchè si completino comunque le opere previste in quanto, a fronte di minor introiti, non c’è dubbio che saranno inevitabili tagli e limature rispetto a quanto già ipotizzato. A questo punto non credo che si farà il nuovo casello di San Stino. Così come penso sia ormai da ritenere che nemmeno il casello di Bibione potrà vedere la luce, opera per la quale si prevederebbe un intervento di almeno 60 milioni di euro. Il progetto è ancora fermo alla fase preliminare e, pur sperando di sbagliare, è facile che sia il primo a venire tagliato».

Maurizio Marcon – Marco Corazza

 

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