Nuova Venezia – Pedaggi, Lupi promette bonus per i pendolari
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10
gen
2014
Il ministro risponde alla Camera e convoca i concessionari a Roma mercoledì 15
Salvini promuove il boicottaggio: ma nel Veneto le società sono a guida leghista
ROMA – Il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi promette «una revisione dei meccanismi» delle concessioni autostradali. E fa capire che i rincari potranno essere calmierati solo attraverso il sistema degli abbonamenti per categorie e a fronte di precisi investimenti sulla rete. Rispondendo alla Camera dei deputati a diverse interrogazioni sull’argomento (nel Veneto si è mosso il vicecapogruppo del Pd Andrea Martella), il ministro Lupi ha confermato il proprio impegno a trovare soluzioni più convenienti per gli utenti delle autostrade: «Aggiungo che un importante elemento di rivisitazione dovrà favorire anche l’investimento dei privati con misure di semplificazione».
Il 15 gennaio Lupi incontrerà le concessionarie autostradali «per intervenire per la prima volta con una proposta di pacchetto di abbonamenti per le categorie più deboli, come i pendolari».
Quanto alla rinegoziazione delle convenzioni (in tutto sei quelle stipulate dal Cipe con 24 diverse società concessionarie) «cambiare unilateralmente i contratti come fu fatto nel 2006, quando governo e Parlamento dovettero tornare sui propri passi, comporta gravi conseguenze anche a livello comunitario. L’aggiornamento delle tariffe – ha proseguito Lupi – avviene con periodicità annuale, secondo i termini definiti dalle convenzioni vigenti. In un paese come il nostro credo che sia assolutamente giusto che i contratti in essere siano rispettati».
Parzialmente soddisfatto Andrea Martella: «Prendiamo atto che il ministro si è impegnato a rivedere le concessioni delle società autostrade e a intervenire sulle tariffe, lievitate spropositatamente, per tutelare i consumatori». Ma d’ora in poi Lupi sarà un «osservato speciale».
Ma sulle autostrade si registra anche lo stato di agitazione dei lavoratori di Autostrade per l’Italia (gruppo Benetton): «Aumentano i pedaggi e nel 2013 si registrano utili ma non corrispondono investimenti e assunzioni» denunciano Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Trasporti e Sla Cisal, che avvertono: «Su questi temi è stato proclamato lo stato di agitazione di tutti gli addetti di Autostrade per l’Italia che, in assenza di risposte da parte dell’azienda, si tradurrà a breve nella proclamazione di uno sciopero».
Sul tema si muove anche la segreteria federale della Lega Nord. Matteo Salvini annuncia per domani, in trenta caselli diversi, altrettanti presidi di «evasione» del pedaggio. Una manifestazione dal titolo «iononpago» annunciata anche nel Veneto, forse in collaborazione con il movimento dei forconi. Salvini annuncia «proteste, presidi e volantinaggi» in «oltre 30 caselli» e parla di «furto dei rincari autostradali al Nord». «Il Nord ha già pagato, ora tocca agli altri», dichiara il segretario federale Matteo Salvini, che annuncia anche la sua presenza «alle ore 11, alla barriera di Gallarate», lungo la A8 Milano-Varese. «Non pagherò il casello – promette – e con me lo faranno altri cittadini incazzati».
Imbarazzo palpabile nel Veneto, dove il presidente di A4 holding Brescia-Padova è Flavio Tosi, sindaco di Verona e segretario della Liga veneta, e presidente di Cav (Regione/Anas) è Tiziano Bembo, uomo della Lega Nord.
Insomma, Salvini rischia di protestare contro i suoi.
Daniele Ferrazza