Gazzettino – Caorle. Legambiente denuncia “Minacce mafiose al sindaco”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
16
gen
2014
CAORLE – Per l’associazione sarebbero in relazione al progetto del villaggio delle terme
CAORLE – Legambiente: “Minacce mafiose a Striuli”
Legambiente denuncia: “Minacce in stile mafioso a sindaco e consiglieri”.
Da settimane sono sulla bocca di tutti le minacce che i consiglieri Marco Favaro ed Alessandro Borin hanno dichiarato in Consiglio di aver subito per non far inserire nel nuovo programma di governo la «revisione, ove giuridicamente possibile, dell’intervento urbanistico delle terme». Revisione che, effettivamente, è stata stralciata dal programma. E Gianni Belloni, coordinatore dell’Osservatorio per l’Ambiente e la Legalità di Legambiente, sostiene ora che l’episodio svelerebbe come le decisioni di politica urbanistica vengano pesantemente influenzate “anche con il ricorso a minacce e a metodi genuinamente” mafiosi”.
«Malgrado le smentite del sindaco di aver ricevuto “pressioni” – afferma Legambiente – i consiglieri comunali Favaro e Borin hanno denunciato pubblicamente come dietro questo cambio di rotta vi siano state delle pesantissime minacce, anche di morte, indirizzate al sindaco e a loro stessi. Minacce che, evidentemente, hanno funzionato».
Legambiente esprime la propria solidarietà ai consiglieri comunali per aver avuto il coraggio di denunciare l’episodio, e per la volontà di mantenere l’opposizione allo «sciagurato progetto del villaggio delle terme» (un piano urbanistico da 240mila metri cubi, di cui solamente un decimo occupato effettivamente dal centro benessere).
«Noi abbiamo detto no alle pressioni e alle minacce che il sindaco ci ha riferito d’aver ricevuto, e indirizzate pure a noi – ha commentato Borin – e ci siamo opposti allo stralcio».
Striuli, dal canto suo, ha negato di aver ricevuto minacce ed ha ribadito che la modifica «si è resa necessaria per evitare la lesione di un diritto acquisito nel 2007 dal privato lottizzante e quindi per evitare una possibile causa risarcitoria di decine di milioni di euro contro il Comune. Esigenza messa in luce sia dagli uffici che dalla parte politica e che ho ben spiegato in Consiglio comunale».