Gazzettino – Venezia. Grandi Navi, doppio ricorso anti-Capitaneria.
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1
feb
2014
ORSONI «Decreti difformi da quanto venne deciso in sede romana»
SALVAGUARDIA – La giunta andrà al Tar contro due provvedimenti della Guardia Costiera
A muso duro contro la Capitaneria di Porto. Il Comune ha deciso di opporsi alla decisione prese dalla Guardia costiera sulle grandi navi, e in particolar modo, sul canale Contorta-Sant’Angelo. Insomma, Ca’ Farsetti ha deciso di fare la voce grossa e di puntare i piedi.
Così, ieri durante la giunta comunale, su proposta del sindaco Giorgio Orsoni, ha deciso di dare avvio a due ricorsi, entrambi davanti al Tar, contro l’ordinanza della Capitaneria di Porto (numero 153/2013) sulla disciplina del traffico crocieristico in laguna, che stabilisce in 708 il numero massimo di transiti nel Bacino di San Marco e nel canale della Giudecca, di navi passeggeri di stazza lorda superiore a 40 mila tonnellate per l’anno 2014; che negli ormeggi della Marittima è vietato lo stazionamento contemporaneo diurno di un numero superiore a cinque navi passeggeri di stazza lorda superiore a 40 mila tonnellate; che dal 5 aprile 2014, fatti salvi eventuali casi di forza maggiore, è vietato il transito in Bacino e nel canale della Giudecca di navi traghetto e infine che per il 2015 è vietato il transito in Bacino e nel Canale della Giudecca a navi passeggeri di stazza lorda superiore a 96 mila tonnellate.
«Il ricorso – chiarisce una nota del Comune – è giustificato dal fatto che l’ordinanza ha individuato una soglia di riduzione minore di quanto atteso a seguito delle determinazioni prese nell’incontro fatto con il governo a Palazzo Chigi il 5 novembre scorso».
In pratica, secondo Ca’ Farsetti vi sarebbero delle evidenti discrepanze tra l’ordinanza e quello che venne deciso in sede romana da governo e enti locali coinvolti.
Ma non solo. Il Comune ha deciso anche un secondo ricorso, questa volta contro il decreto (472/2013), sempre della Capitaneria di Porto, sull’individuazione dello scavo del canale Contorta-Sant’Angelo come unica soluzione alternativa al transito delle grandi navi lungo il canale della Giudecca.
«Tenuto conto che il consiglio comunale – ha ribadito il sindaco Orsoni – che andava effettuata una valutazione comparativa tra più soluzioni possibili e valutato che siamo ancora in attesa di una convocazione del Comitatone, ci tengo a sottolineare che i provvedimenti non prestano fede alle intese raggiunte a Palazzo Chigi e ai dispacci del Ministero competente. Si vorrebbe altresì decidere a priori che l’unica soluzione alternativa al passaggio delle grandi navi per il Bacino di San Marco sia lo scavo del Canale Sant’Angelo-Contorta, ma a Roma, in sede governativa, si era stabilito che le ipotesi dovessero avere pari dignità e dovessero essere vagliate e verificate tutte con eguale attenzione».