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«Ma stavamo accompagnando una troupe televisiva tedesca»

Multati per una manifestazione che non avrebbero mai organizzato né fatto. Sembrerebbe una cosa impossibile, ma il decreto penale di condanna a un’ammenda di 3mila 950 euro è fin troppo vero. Destinatari della misura sono quattro componenti del Comitato No grandi navi: Nocolò Bocenti, Flavio Cogo, Cristiano Gasparetto e Silvio Testa i quali si sono immediatamente affidati ad un legale (l’avvocato Giuseppe Romano) per presentare l’opposizione al decreto. Che impone il pagamento di quella somma per ciascuno dei quattro.

«Il riferimento temporale – raccontano – del decreto penale è una manifestazione non comunicata alla Questura contro le navi che avremmo effettuato il 10 maggio 2013. Ma non c’è stata nessuna manifestazione quel giorno».

In effetti, le cronache dell’epoca parlano di preparativi della grande manifestazione del 5 e 6 di giugno, che ha attirato a Venezia la stampa internazionale e in qualche modo ha impresso un’accelerazione alle decisioni del Governo verso la progressiva chiusura della laguna alle navi.

«Quel giorno – raccontano i quattro condannati – avevamo portato con tre barche una troupe tedesca che voleva fare riprese in canale della Giudecca al passaggio di una nave da crociera. L’atto così eversivo dell’ordine pubblico è stato messo in atto con una patanella a motore, una sanpierota con motore elettrico e un sandoleto a remi con motore elettrico ausiliario. È vero – proseguono – che a fine riprese avevamo incrociato un mezzo della polizia, ma quello se n’era andato subito dopo essere stato rassicurato su ciò che stava avvenendo».

Infine l’amara constatazione: «Le forze dell’ordine e la magistratura non sono neutrali e lo abbiamo visto non solo in questa ma in tutte le altre occasioni in cui ci sono state manifestazioni sul tema delle grandi navi. Magistratura e forze dell’ordine sono pregiudizialmente ostili verso quei cittadini che cercano di difendere la città e la laguna».

(m.f.)

 

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