Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

 

Dopo Ca’ Farsetti anche Palazzo Balbi approva la delibera per chiudere il contratto d’acquisto

Si tratta di 107 ettari da rilanciare con una nuova società pubblica, Orsoni e Zaia soddisfatti

MARGHERA – Non siamo ancora al rogito che segna il passaggio di proprietà delle aree. Ma dopo mesi di negoziati e reiterati annunci, sembra ormai vicina la firma del contratto che sancirà la cessione di oltre 107 ettari di aree industriali dismesse dall’Eni a Porto Marghera e pronte per essere riutilizzate a una società pubblica che le metterà a sua volta in vendita con apposito bando europeo.

Con un’apposita delibera, la Giunta Regionale del Veneto – che fa seguito ad analogo provvedimento del Comune di Venezia – ha approvato ieri il testo del «Contratto preliminare» di compravendita che recepisce le intese raggiunte, dal Comune di Venezia e dalla Regione Veneto nell’ambito delle trattative fin qui condotte con Eni e la sua controllata Syndial «per l’acquisto in blocco» delle aree da rilanciare.

«Ora Comune di Venezia e Regione Veneto», spiega un comunicato stampa congiunto, «sono pronti a stipulare il preliminare di compravendita per il trasferimento delle aree di proprietà di Syndial dando così piena attuazione a quanto previsto dall’accordo del 15 maggio 2012».

Dopo la sottoscrizione del preliminare (dovrebbe avvenire nei prossimi giorni), Comune e Regione costituiranno una nuova società (Newco) a controllo paritario che procederà in tempi brevi alla stipula del rogito definitivo di acquisto delle aree che saranno «messe a disposizione di imprenditori interessati a localizzare nuove iniziative industriali in Porto Marghera favorendo la riqualificazione economica dell’intera area».

Per il governatore Luca Zaia «la riqualificazione di Porto Marghera può in questo modo prendere il volo, aprendo la strada ad un nuovo sviluppo economico e a nuova occupazione che il nostro sistema industriale ha voglia di percorrere per chiudere con la crisi che sta colpendo profondamente la nostra Regione. Ora attendiamo le risposte che servono dal nuovo Governo, perché burocrazia e eccesso di fiscalità non ci mettono nelle condizioni di dimostrare al mondo cosa siamo in grado di fare».

Il sindaco di Venezia, Giorgio Orsoni, sottolinea a sua volta che la delibera della Regione è «l’ultimo passaggio formale che chiude un percorso fondamentale per la rigenerazione industriale di Venezia e di tutto il territorio veneto. Un momento dopo la firma dell’accordo con Syndial potremo favorire, attraverso percorsi chiari, snelli e veloci, l’insediamento di nuove aziende. Abbiamo fatto fin qui un lavoro di squadra, con una piena sintonia fra Comune e Regione, ora dobbiamo creare le condizioni per ridare prospettive di sviluppo a Porto Marghera attraverso una riqualificazione industriale capace di generare nuova economia e lavoro. Un obiettivo importante che ci vede impegnati con determinazione».

L’assessore regionale Renato Chisso, che ha seguito tutti i negoziati e ha presentato la delibera, sottolinea che «la delibera appena approvata oggi è un atto di indirizzo per l’acquisizione di aree di proprietà della società Syndial, finalizzata alla loro riconversione industriale e al risanamento ambientale» e poi «ringrazia» l’amministratore delegato di Eni, Paolo Scaroni e il presidente di Syndial, Leonardo Bellodi, per «la disponibilità e l’attenzione che hanno dimostrato per il rilancio di Porto Marghera. Chiedo a loro l’ultimo passo necessario per battere quei punti e quelle virgole che servono a rintuzzare le lentezze burocratiche».

Gianni Favarato

link articolo

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui