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Ca’ Farsetti pronta a contrastare il ricorso della Venezia terminal passeggeri presentato per bloccare l’ordinanza che limita i passaggi delle crociere

VENEZIA – Il Comune “avversario” al Tar della Venezia Terminal Passeggeri per contrastare il tentativo di mettere uno stop immediato alle limitazioni presenti e future al passaggio delle Grandi navi in Bacino di San Marco, almeno sino a quando non sarà stata realizzata una via alternativa per arrivare in Marittima, come lo scavo del canale Contorta-Sant’Angelo proposto dall’Autorità Portuale, ma ancora fermo.

Lo ha deciso la giunta ieri, che ha dato appunto mandato all’Avvocatura Civica di costituirsi in giudizio di fronte al Tribunale amministrativo regionale del Veneto per portare le proprie ragioni contro la richiesta della Vtp, che amministra il traffico crocieristico veneziano.

Il ricorso al Tar prevede una richiesta di sospensiva immediata, per bloccare appena possibile l’ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto sulla base delle direttive del ministro delle infrastrutture Maurizio Lupi.

È un vero e proprio «atto di guerra» quello portato avanti da Vtp con il presidente Sandro Trevisanato per bloccare la limitazione del passaggio in Bacino di San Marco delle navi crociera di stazza superiore alle 40 mila tonnellate – già scattato dal primo gennaio, con una riduzione del 12,5 per cento dei loro passaggi – e il divieto dal 2015 di quelle di stazza lorda superiore alle 96 mila tonnellate. La motivazione di Vtp è legato al fatto che fino ad oggi per lo scavo del Contorta-Sant’Angelo non c’è stato l’inserimento nei progetti prioritari della Legge obiettivo e sarebbe quindi è illusorio pensare di averlo realizzato per il 2016. Il timore della società è di perdere nel frattempo perdere buona parte del traffico crocieristico veneziano. Secondo la Venezia Terminal Passeggeri, la riduzione del passaggio delle navi da crociera, già attuata per il 12,5 per cento vuol dire circa 150 mila passeggeri in meno, ma con il trasferimento dei traghetti a Fusina, già ora i passaggi delle navi in Bacino San Marco sono ridotti del 44 per cento. Sono già scattate tra l’altro le misure che prevedono il passaggio delle grandi navi solo all’alba o al tramonto, per limitarne l’impatto visivo. Ma con il mancato passaggio dal 2015 delle navi crociera oltre le 96 mila tonnellate la società prevede la perdita di un altro milione di passeggeri, anche perché le compagnie di crociera che possono sostituire queste navi con altre di stazza inferiore sarebbero una minoranza. Il ricorso della Vtp punta a tornare al decreto Clini-Passera, che faceva scattare le limitazioni delle Grandi navi in Bacino San Marco solo dopo la realizzazione effettiva della via alternativa. Ma il Comune è pronto a contrastarlo.

(e.t.)

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