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MARGHERA – Nuova assemblea ordinaria dei soci di Parco Vega Scarl, la società pubblico-privato proprietaria e gestore del parco tecnologico scientifico di Marghera, per ratificare le integrazioni il concordato preventivo che eviti il fallimento della società.

L’assemblea è stata convocata dal presidente di Vega Scarl, Daniele Moretto, alle 16 di oggi e, in seconda convocazione, alle 9 di domani mattina, con all’ordine del giorno: «Integrazione del piano di concordato, giusto provvedimento del Tribunale di Venezia del 6 febbraio 2014 e provvedimenti conseguenti».

Lo scorso 21 febbraio il presidente Daniele Moretto e l’avvocato Francesco Mercurio si sono presentati davanti al Tribunale presieduto dal giudice Roberto Simone e hanno chiesto qualche giorno di tempo «per integrare la formulazione di alcuni aspetti attuativi del procedimento».

Il Tribunale civile di Venezia non ha dato il via libera alla procedura per il concordato preventivo di Vega Scarl e ha concesso due settimane per integrare le garanzie offerte da Vega per pagare tutti i creditori al 100 %, grazie alle vendite di immobili di sua proprietà nell’area del Vega1a Marghera.

Nella società consortile Vega Scarl più della metà delle quote sono in mano pubblica: 37,32 % il Comune di Venezia, il 4,40 % la Provincia, il 17 % di Veneto Innovazione Holding della Regione.

Il totale dei debiti, stando ai conti presentati da Vega, è di 16 milioni e 222 mila euro (di cui quasi 8 con le banche e cinque milioni con i fornitori), ma tra liquidità, crediti da riscuotere, immobilizzazioni materiali e immateriali l’attivo sfiora i 30 milioni di euro.

(g.fav.)

 

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