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Il governatore: «Con meno risorse garantiamo tutti i servizi»

L’opposizione Pd: «Cifre senza scelte, ripartiamo da zero»

VENEZIA – Nel primo giorno di Quaresima approda in consiglio regionale il bilancio di previsione 2014. Per l’occasione si fa vedere anche il governatore Luca Zaia che, dopo aver ascoltato la relazione di apertura di Costantino Toniolo (Lega) e la controrelazione di Pietro Ruzzante (Pd), parla in aula.

«Stiamo facendo miracoli, perché dai 20 miliardi di euro di qualche anno fa ora c’è un bilancio di 17 miliardi di euro. Con tre miliardi in meno continuamo ad assicurare servizi, assicurare prestazioni e a curare bene i veneti».

Luca Zaia si è scagliato contro i project financing, che stanno dissanguando le casse regionali, eredità delle giunte precedenti.

«Non vogliamo fare il processo a questo strumento, peraltro previsto dalla legge – ha detto – ma va usato il buon senso. Il problema infatti è come viene utilizzato. Se lo Stato trovasse il modo per consentire di rinegoziarli, il Veneto sicuramente lo farebbe perchè i tassi che sono stati contrattati in passato sono ormai fuori mercato e gravano sulla finanza regionale».

Si parla infatti di una remunerazione del capitale vicina al 15 per cento per l’ospedale All’Angelo di Mestre.

Zaia ha chiesto inoltre lo sblocco del patto di stabilità, che tiene congelati in cassa 1,3 miliardi di soldi provenienti dalle tasche dei veneti. E la possibilità di vendere patrimonio dell’ente non più funzionale. «Nonostante le difficoltà, siamo comunque i primi quanto a virtuosità. Abbiamo tagliato la spesa, ma soprattutto abbiamo chiuso in attivo il bilancio della sanità».

Quanto all’ospedale di Padova, Zaia ha confermato il livello di priorità: «Chiedo a tutte le forze politiche di tenere alta l’attenzione per fare in modo che sia inserita tra quelle che dovranno essere finanziate dallo Stato: «Non abbiamo rinunciato all’idea di un campus universitario che affianchi l’ospedale».

Quanto all’opposizione, Pietro Ruzzante ha definito la manovra finanziaria regionale «brutta e senz’anima, da riscrivere azzerando le poste di bilancio» e rilevato come «il 50% degli oltre trecento emendamenti porti la firma di consiglieri di maggioranza». Ruzzante ha chiesto alla giunta scelte chiare, lungimiranti sul ruolo della Regione, autonomia di Belluno, città metropolitane, fusioni tra comuni, riorganizzazione e razionalizzazioni delle multiutilities. «Scandaloso che la metropolitana di superficie sia ancora ferma al primo stralcio a 13 anni dall’avvio e che i tre aeroporti veneti siano ancora privi di collegamenti con treni e metropolitane».

Proprio le tensioni scoppiate dentro la maggioranza, soprattutto tra le tre anime dell’ex Pdl, sono sembrate sopirsi dopo il vertice di ieri mattina. Dal cilindro dell’assessore Roberto Ciambetti sono spuntati sette milioni di euro in più per interventi di viabilità sul territorio regionale, 27 milioni di euro per l’edilizia sanitaria e 30 milioni in più per gli eventi di calamità 2014. Qualche briciola arriverà, dal dibattito, anche per l’opposizione, che darà vita a partire da oggi alla tradizionale «maratona» oratoria. La discussione generale si è conclusa ieri sera, da questa mattina si riprende con l’esame dei 334 emendamenti. Chiusura prevista: non prima di metà della settimana prossima.

Daniele Ferrazza

 

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