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GRANDI NAVI – Scontro al veleno tra Casson e Costa

Alta tensione, scontri a distanza e scambi di accuse la dicono lunga di quale sia l’atmosfera che regna in questo periodo durante cui devono essere analizzate tutte le alternative al passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco. Dopo qualche settimana di relativa calma, durante le quali al presidente del Porto Paolo Costa era stata spedita una busta con una pallottola, il senatore del Pd Felice Casson infiamma di nuovo il dibattito parlando manovre sotto banco.

«A distanza di più di un mese dall’approvazione unanime in Senato della mozione che impegnava il Governo al rispetto di tempi e procedure urgenti – attacca Casson – continuano attività sotto banco e poco trasparenti che non tengono conto delle sollecitazioni e delle indicazioni del Parlamento, degli enti territoriali e delle associazioni di Venezia. La nuova procedura – continua – dovrebbe avere un carattere pubblico, riguardare tutti gli scenari prospettati e coinvolgere Enti ed organismi caratterizzati da competenza professionale e sicura autonomia di giudizio. Includere ancora una volta e per di più senza confronti pubblici, organismi che già in passato hanno dato scarsa prova di indipendenza e di capacità scientifica è certamente forviante e foriero di incomprensioni e di nuovi scontri ad ogni livello».

Il riferimento è ovviamente ad Autorità portuale, Capitaneria e Magistrato alle Acque, enti cui lo Stato riconosce a vario titolo competenza sulla laguna. Pronta e piccata la risposta dell’Autorità portuale.

«È evidente – afferma il presidente Paolo Costa in missione a Miami – che se si continua a definire come trame oscure condotte “sotto banco e con poca trasparenza” le attività che la legge affida alla competenza di Autorità Marittima, Autorità Portuale e Magistrato alle Acque, soggetti per di più etichettati come “organismi che già in passato hanno dato scarsa prova di indipendenza e di capacità scientifica” poi un matto che manda pallottole per posta lo si trova sempre».

I vertici del Porto contestano a Casson di alimentare una certa confusione che farebbe solo danni.

«La confusione che dichiarazioni, come quelle del senatore Casson, genera rende tutto più difficile – concludono – compreso il compito che su mandato dei ministri competenti si sta svolgendo anche quest’oggi a Miami per evitare che l’industria crocieristica reagisca negativamente pur avendo da tempo accettato di esercitare la sua attività a Venezia rinunciando a passare davanti San Marco».

Michele Fullin

 

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