Nuova Venezia – “La Nuova Romea non serve piu’ “
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
15
mar
2014
Dossier al Cipe firmato dai sindaci e da Opzione Zero: veicoli in drastico calo
CAMPONOGARA «Spediremo al Cipe entro aprile un dossier con cui come comuni del comprensorio della Riviera del Brenta chiederemo la derubricazione della Romea commerciale dalle opere da realizzare ».
Lo annuncia il presidente della Conferenza dei sindaci della Riviera e sindaco di Camponogara Giampietro Menin.
Nel dossier saranno allegati gli ordini del giorno di tutti i consigli comunali della zona e i dati che dimostreranno l’assoluta inutilità dell’opera a vent’anni dalla progettazione.
«La Romea commerciale – dice Menin– non serve ormai più a nulla. Prima di spedire la richiesta al Cipe i comuni di Campagna Lupia e Mira si sono presi l’impegno di studiare un progetto che preveda l’allargamento dell’attuale Romea sul lato laguna. Allegheremo poi i dati che saranno raccolti dagli uffici tecnici e che partono dagli studi fatti da Opzione Zero».
E il comitato è pronto a scendere in campo fino in fondo per aiutare i sindaci ed evitare l’arrivo della Romea commerciale in Riviera.
«I dati che abbiamo a disposizione sono davvero importanti – spiega Rebecca Rovoletto portavoce di Opzione Zero – Nel 2005-2007 circolavano sulla Romea ogni giorno in media 25 mila auto. Ora sono poco più di 18 mila. C’è stato un calo di traffico di oltre il 20%. La Romea commerciale per restare in piedi con il sistema del Project financing come autostrada ha bisogno ogni giorno di almeno 100 mila veicoli in transito. Ce ne saranno, se tutto va bene 25 mila, cioè un quarto. Chi pagherà questo debito colossale per la costruzione di un’opera che ormai non serve più a nulla?».
Opzione Zero affiancherà i 10 sindaci della Riviera nella richiesta ufficiale che sarà spedita al Cipe prima di Pasqua.
«I nostri legali – conclude la Rovololetto- affiancheranno i primi cittadini nella richiesta di derubricazione della Romea Commerciale. È importante che non vengano fatti errori formali ».
Alessandro Abbadir