Gazzettino – Caos. Dieci treni cancellati, una quindicina di corse in ritardo e centinaia di pendolari furiosi.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
19
mar
2014
Dieci treni cancellati, una quindicina di corse in ritardo e centinaia di pendolari furiosi. Un’altra mattinata da dimenticare per studenti e lavoratori che si servono della linea ferroviaria Bassano-Venezia, questa volta i disagi all’ora di punta sono stati provocati da un guasto tecnico al sistema di distanziamento dei freni. Il problema si è verificato tra Castelfranco Veneto e Castello di Godego, nel Veneziano le ripercussioni sono state soprattutto nel Miranese. La linea passa infatti le stazioni di Noale, Salzano, Maerne e Spinea. Sindaci e comitati chiedono da dicembre un miglioramento degli orari: risposte concrete non sono ancora arrivate, in compenso ecco l’ennesima giornata di passione. Il guasto si è verificato alle 5.50, sono subito scattati i protocolli di sicurezza e i treni sono stati costretti a viaggiare a velocità ridotta.
«I tecnici hanno riattivato la piena funzionalità della linea e il traffico ferroviario è ripreso con regolarità alle ore 10.10 – ha fatto sapere Ferrovie dello Stato con una nota -. Sei regionali sono stati cancellati sull’intero percorso e quattro parzialmente, 14 treni hanno viaggiato con ritardi fino a 50 minuti».
In realtà secondo i pendolari si è andati pure oltre, il comitato salzanese parla di 92 minuti di ritardo per il treno in partenza alle 6.25 da Bassano.
«Cancellate le navette Noale-Mestre delle 6.48 e 7.48, solo il treno per Venezia delle 7.31 è partito regolarmente. La situazione è critica» si legge nella pagina Facebook del comitato. I disagi maggiori si sono dunque verificati tra le 7 e le 8 per chi dal Miranese doveva raggiungere Venezia, ma rallentamenti e cancellazioni ci sono stati ovviamente pure per la tratta inversa. I disagi sono sentiti soprattutto a Salzano, visto lo scarso collegamento Actv con Venezia rispetto ad altri Comuni del Miranese. La rabbia esplosa ieri si somma a quella di venerdì scorso, in occasione dello sciopero generale: «Siamo stati rimbalzati da un treno all’altro tra annunci strambi che davano in partenza treni poi mai partiti – scrive sempre il comitato -. Lo sciopero doveva finire alle 17 ma il primo treno della nostra linea è partito da Venezia alle 18.30». Un film già visto troppe volte negli ultimi mesi.
Gabriele Pipia