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I sindaci a difesa della struttura sanitaria di Dolo: «Faremo la fine di Noale»

Secca replica del direttore Gumirato: «Aumenteranno pazienti e posti letto»

CAMPONOGARA «Le decisioni del direttore generale dell’Asl 13, Gino Gumirato, stanno colpendo la cittadinanza della Riviera del Brenta. Trasformando Dolo in un ospedale medico e Mirano in polo chirurgico, per il plesso rivierasco il destino è quello capitato all’ospedale di Noale: diventare una grande lungodegenza. Dov’è il potenziamento della medicina territoriale?».

A lanciare l’allarme dopo l’illustrazione dei piani di attuazione delle schede ospedaliere, sono il presidente dei sindaci della Riviera del Brenta, Giampietro Menin e il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto.

«Le azioni che si stanno avviando », spiegano Campalto e Menin, «prevedono la chiusura di reparti, lo spostamento di altri come pacchi postali, prefigurando il declassamento dell’ospedale di Dolo senza un’alternativa per i cittadini di quest’area che già adesso per le cure sanitarie sono costretti a peregrinare tra gli ospedali di Padova e Mestre. Il direttore generale punta a trasformare l’ospedale di Mirano in ospedale di rete per il bacino dell’attuale Asl 13, ma questo sarà messo in discussione quando gioco forza tutto graviterà intorno a Mestre. Peggio ancora sarà per l’area della Riviera sud ».

Una risposta arriva dal direttore dell’Asl 13, Gino Gumirato: «La riorganizzazione dei due ospedali di Dolo e Mirano prevista dalle schede ospedaliere regionali, non è precursore di alcuna chiusura, ma a vantaggio di un servizio di qualità ed efficienza. Non verranno tagliati servizi, né posti letto, anzi, a Dolo aumenteranno. Il fatto che Dolo diventerà un ospedale prevalentemente medico-internistico porterà ad un aumento dei pazienti. Pronto Soccorso, Radiologia, Laboratorio analisi, Chirurgia di giorno, Anatomia e il Poliambulatorio non verranno toccati. Dove è questo presunto impoverimento? La Riviera del Brenta non perde alcun servizio sanitario, le professionalità e l’indotto sono garantite”.

Infineda Mira il capogruppo del Partito Democratico, Francesco Sacco, propone una soluzione per mantenere il distretto sanitario a Mira: «Il Comune di Dolo rende disponibili gli spazi dell’ex tribunale. Potrebbero essere utilizzati per ospitare gli uffici tecnici o altri uffici dell’attuale Asl. In questo modo il distretto sanitario resterebbe a Mira. E poi anziché trasferire la parte amministrativa a Noale, proponiamo che venga trasferita a Dolo».

Alessandro Abbadir

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