Nuova Venezia – Il Piano casa diventa verde. I terreni ritornano agricoli.
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28
mar
2014
Zorzato: «Aumento di tasse dall’edificabilità: molti chiedono di poter rinunciare»
Ma nessun passo indietro sui poteri dei sindaci, né sul bonus di 150 metri per tutti
VENEZIA – La novità forse più interessante è l’introduzione delle cosiddette «varianti verdi». Una iniziativa pescata dal disegno di legge sul consumo del suolo e anticipata da Marino Zorzato, costretto a correre ai ripari dopo la tempesta di polemiche provocata dal suo Piano casa 3, approvato lo scorso novembre, impugnato parzialmente dal governo Letta e sommerso dalle critiche dai sindaci e dal mondo ambientalista. Nessun passo indietro sul merito della legge: né sui poteri ai Comuni né sullo sconto degli oneri. Né tantomeno sul bonus di 150 metri cubi per tutti, «perché tutti i cittadini sono uguali». Con una circolare esplicativa e un disegno di legge di modifica del piano casa, l’assessore all’urbanistica conta di aver riportato la pace attorno al contestato Piano casa. «Semplicemente, abbiamo chiuso il ciclo dopo le consultazioni con i rappresentanti dei sindaci» spiega Marino Zorzato, vice governatore del Veneto e autore del Piano casa 3 « la circolare cerca di dare delle risposte tecniche ai quesiti e ai dubbi circolati dopo l’approvazione delle legge, spero chiarisca; quanto al disegno di legge di modifica, abbiamo scelto questa strada dopo l’intesa siglata con la Presidenza del consiglio dei ministri lo scorso gennaio, perché riteniamo sia il percorso più breve». Proprio dentro a questo disegno di legge, destinato ad approvare prima dell’estate in consiglio regionale, vi è il punto delle «varianti verdi»: la possibilità cioè di indietreggiare rispetto alle previsioni urbanistiche di piano. «Abbiamo riscontrato molte richieste di prevedere la possibilità di togliere la capacità edificatoria dai singoli lotti ora edificabili che ritorneranno a tutti gli effetti ad essere aree agricole» spiega Marino Zorzato. In pratica, i proprietari di lotti di terreno edificabili che non intendono procedere alla loro realizzazione potranno chiedere al Comune di azzerare la potenzialità edificatoria , risparmiando così l’Imu. «Una volta chi aveva un lotto edificabile» spiega Zorzato «pensava di avere un conto in banca, ora rischia di essere considerato solo un costo. Quindi abbiamo previsto questa procedura accelerata». La variante verde consente così di restituire a uso agricolo molti territori, iniziando un percorso virtuoso che inverte la tendenza. «La norma era contenuta nella legge sul consumo del suolo» aggiunge Zorzato «ma abbiamo ritenuto che forse il percorso fosse troppo lungo: le richieste che stiamo riscontrando sul territorio ci inducono a pensare che era meglio trovare il modo per agevolare questo percorso inverso, che restituisce terreno agricolo». La circolare esplicativa, predisposta dagli uffici e concordata con i rappresentanti dell’Anci, è stata inviata alla competente commissione regionale perché esprima un parere, obbligatorio. Poi sarà inviata a tutti i sindaci del Veneto per l’applicazione concreta. Il disegno di legge, invece, seguirà il percorso normale di approvazione normativa: commissione e aula. Ma serviranno alcune settimane. Nel disegno di legge chiariti anche i dubbi espressi dal governo rispetto ad altezze, sagome e distanze (i famosi 200 metri). Via libera anche alle mini varianti in situazioni dove le amministrazioni non abbiano ancora adottato il Pat e il Piano degli interventi.
Daniele Ferrazza