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Orario cadenzato, i sindaci della tratta Venezia-Portogruaro tornano a trattare con l’assessore regionale ai Trasporti, Renato Chisso. Il prossimo incontro con i primi cittadini, è fissato per lunedì.

«Spero avremo risposte concrete alle criticità emerse con l’introduzione dell’orario cadenzato da dicembre 2014», spiega il sindaco, Silvia Conte, «perché la gente ha bisogno (e diritto) di un servizio di trasporto pubblico efficiente per andare a lavorare, a scuola, all’università,ma anche per muoversi in maniera sostenibile nella città metropolitana per tutte le altre attività».

Conte le elenca: «Per acquisti, per visite a parenti e amici, per turismo, per ricevere servizi, per assistere ad un concerto, per farsi una passeggiata in un bel parco o in bel centro storico, per andare a mangiare in un ristorante particolare e così via».

Insomma, si tratta di una questione legata al lavoro, ai turnisti ed ai pendolari che ogni giorno si spostano dai comuni di San Donà, Portogruaro, Quarto d’Altino, Meolo, Marcon, per recarsi a Venezia, all’ospedale civile piuttosto che negli alberghi della città lagunare o ancora nelle vetrerie di Murano.

«Ciò che vogliamo», avevano scritto i sindaci in una nota, «è conoscere le soluzioni adottate o intraprese dalla Regione per superare le criticità manifestate, conoscere i dati e le analisi dei flussi pendolari precedenti e posteriori all’introduzione dell’orario cadenzato».

La scorsa settimana nel frattempo, i pendolari altinati avevano fatto recapitare a palazzo Balbi nel primo giorno di primavera, un ironico mazzo di rose rosse.

(m.a.)

 

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