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Tav, i comitati cittadini sono pronti a mobilitarsi

«La nuova ipotesi attraversa i centri abitati ed è pericolosa per il territorio»

MEOLO  «Il coordinamento dei comitati di cittadini contro la linea in affiancamento rimarca per l’ennesima volta l’assoluta pericolosità per il territorio di un’opera così invasiva». Si apre un nuovo fronte nella battaglia contro la Tav Venezia- Trieste. Se l’abbandono del tracciato litoraneo fa felici agricoltori e ambientalisti, la prospettiva che la nuova linea transiti in affiancamento a quella esistente non piace affatto a chi già abita lungo la tratta storica. La protesta riparte da Meolo, dove già era divampata quando, nel 2012, il commissario Mainardi aveva prospettato l’ipotesi ora sposata dal ministro Lupi e dai governatori Zaia e Serracchiani.

«Prendiamo atto della decisione presa dal ministro per sbloccare la progettazione dell’opera affiancata alla linea esistente. Facciamo notare come il consenso del territorio così precisamente citato dal ministro sia assolutamente campato in aria», spiegano i comitati in una nota, «in questi anni da diverse amministrazioni comunali e da migliaia di cittadini sono invece arrivati forti segnali di opposizione all’opera in affiancamento all’esistente tracciato che attraversa numerosi e popolati centri abitati. È necessario privare quanto prima della possibilità di continuare a nuocere i responsabili di decisioni così pericolose per il territorio. Sarà nostro obiettivo in vista delle imminenti elezioni europee e di future consultazioni cercare di privare i soggetti politici, direttamente o parzialmente interessati dalla realizzazione dell’opera, dell’appoggio del voto di cittadini. Il coordinamento continuerà la sua opera di informazione sul territorio per portare a quanti più cittadini possibili le vere informazioni riguardanti la pericolosità dell’opera per le comunità, le città, i quartieri e i territori attraversati».

Il sindaco di Meolo, Michele Basso, ha incontrato una rappresentanza del comitato: «Ci siamo confrontati sul fatto che non sono state considerate le istanze dei cittadini che, non solo a Meolo, ma anche in altri Comuni, hanno chiesto che la Tav passasse al di fuori dei centri abitati, evitando di creare disagi alle migliaia di cittadini che abitano lungo la linea storica », riferisce Basso, «con questa scelta la loro qualità della vita nel futuro prossimo sarà sicuramente peggiorata. Già solo l’ammodernamento vorrà dire che i treni veloci passeranno a più di 200 chilometri all’ora, rendendo necessarie misure contenitive». Sulla Tav, c’è da giurarlo, ci saranno ancora molte schermaglie politiche.

Giovanni Monforte

 

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